Andrea Dovizioso ha raccontato questi mesi con Valentino Rossi, del loro rapporto dentro e fuori dalla pista
Per Andrea Dovizioso un anno complicato dopo il rientro in pista con la Yamaha del team Petronas. C’è però la soddisfazione almeno per aver corso con uno dei suoi piloti preferiti: Valentino Rossi.
E pensare che il rapporto tra Andrea Dovizioso e Rossi non era mai decollato in realtà. Troppo diversi i due caratterialmente, tanto che negli anni qualcuno aveva parlato anche di antipatia. Ma in realtà non è mai stato così. Rivali in pista sì, ma non anche fuori, come è capitato spesso al Dottore con altri piloti.
Il Dovi poi non aveva mai corso insieme a Valentino Rossi prima di quest’anno. Poi l’occasione è arrivata con il licenziamento di Vinales dal team ufficiale Yamaha, con frettolosa promozione di Franco Morbidelli, che ha lasciato libero il posto in Petronas proprio accanto al campione di Tavullia. Ed è stato davvero bello vedere due campioni del loro calibro insieme, sfidarsi in pista ma anche scambiarsi opinioni sulla M1.
“Valentino ha fatto molte cose speciali, ma in realtà non ho mai passato tanto tempo con lui”, ha raccontato Dovizioso a Motorsport-Total. “Certo, ho sempre seguito quello che ha fatto. E certo, era anche il mio idolo. Questo vale per tutti, ma specialmente per i piloti italiani”.
In cinque gare assieme probabilmente hanno fatto in tempo a conoscersi meglio, anche come piloti: “Ho studiato molto Valentino“, ha ammesso. “A volte mi perdevo, perché non puoi copiare un pilota così talentuoso, non funziona. Devi seguire la tua strada”.
Dunque qualcosa ha provato a carpire dal comportamento in pista di Valentino Rossi. Ma come fanno tutti d’altronde: “È comunque importante studiare i buoni piloti. Ma se provi a fare tutto come loro le cose non funzionano. Ho avuto molti compagni di squadra forti… Casey Stoner, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow. Tutti quanti facevano qualcosa meglio di me. Così studi e vuoi migliorare in quell’area, ed è importantissimo capire dove concentrarti. Leggendo i dati capisci in quale area devi lavorare meglio e vedi le differenze con gli altri. Così migliori lo stile di guida”.
Infine sul Dottore ha provato a dare una spiegazione sul perché abbia fondato l’Academy: “Vale è una superstar e sicuramente non sono come lui. Però questo ha anche dei vantaggi perché lui vive diversamente dagli altri, tutti vogliono qualcosa da Valentino. Penso sia per questo motivo che ha creato questa situazione intorno a lui a Tavullia con l’Academy. Se penso alla sua carriera devo dire che è stato molto bello esserci e viverla da vicino. Posso ritenermi fortunato per aver assistito a questi anni di MotoGP, lui ha anche ispirato tantissime persone a seguire il nostro sport e questa è stata una grande fortuna. Lui poi è una persona straordinaria, è stato bello vedere tutti i suoi Mondiali e come li ha vinti”.
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