Durante una cena speciale, Fernando Alonso non ha mancato di esprimere il suo parere su Lewis Hamilton. E non ha usato mezzi termini, come suo stile
Se c’è qualcuno che, oltre a Kimi Raikkonen, ha pochi o per nulla peli sulla lingua è un altro veterano come Fernando Alonso. Non ha mai fatto zero a zero, in pista ma anche fuori. Lo sanno bene i suoi avversari, da Michael Schumacher a Lewis Hamilton. E proprio con quest’ultimo ha un rapporto particolare.
Che tra Fernando e Lewis non sia mai scoccata la scintilla lo si è capito anni fa. Nel 2007 i due si ritrovarono compagni in McLaren. Per l’asturiano era l’occasione di tornare a vincere dopo i fasti in Benetton, per l’inglese era il debutto ufficiale in F1.
I sorrisi delle foto di rito a inizio stagione lasciarono ben presto spazio alla tensione. Hamilton fece capire subito di essere un debuttante speciale, con quel tocco di talento che lo avrebbe fatto subito sbocciare. Alonso voleva vincere e avere un compagno così scomodo non era nei piani. Se poi ci mettiamo che i vertici della McLaren spinsero proprio in favore del pilota di casa, allora il quadro era completo.
L’episodio dell’Hungaroring, con lo stop prolungato ai box di Fernando durante le qualifiche per rallentare il compagno, fu l’apice della sfida tra i due. E che portò Alonso poi a rompere a fine stagione con il team. Ma prima l’ultima vendetta, consumata a Interlagos, con un duello nelle prime fasi di gara che penalizzò Hamilton, afflitto anche di noie elettroniche che gli impedirono di portare a casa il titolo, che finì nelle mani di Raikkonen.
Nonostante ci sia rispetto (anche se non troppo) per il pilota, Alonso non nasconde comunque i suoi sentimenti quando ha di fronte Hamilton. E durante un pranzo di Natale molto speciale in Spagna con l’ex cestista Fernando Romay e l’ex Fiorentina Joaquin, ha raccontato diversi aneddoti riguardanti il sette volte campione del mondo: “Con i piloti latini mi sono sempre trovato bene“, ha detto Fernando, “perché abbiamo un altro carattere. Con gli italiani, con Carlos Sainz, con Checo Perez, ad esempio. Il migliore è stato Giancarlo Fisichella, italiano e mio compagno quando ho vinto il Mondiale. Era un personaggio, molto scherzoso, con lui giocavo a carte prima dell’inizio delle gare”.
Con uno invece non è mai andata bene: “Hamilton è fuori categoria, ha un posto speciale. All’inizio non era male, quando ha iniziato con me era un debuttante, poi è peggiorato. Ora lo vedo un po’ perso”. Ed ecco la stoccata: “Ha pochi rapporti con tutti. Ha la testa un po’ nel mondo nella moda e va in giro vestito molto strano“.
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