Sainz e Leclerc esprimono i loro desideri per il 2022. Tra questi c’è anche una Ferrari in grado di vincere.
In tempi recentissimi il boss Mattia Binotto ha smontato le speranze sostenendo che il massimo che ci si potrà attendere dalla Rossa nel 2022 sarà qualche successo di gara. Un obiettivo decisamente ridimensionato rispetto ai proclami dei mesi scorsi quando si continuava a parlare della stagione ventura come di quella del rilancio. Eppure, malgrado la presa di coscienza che pure l’anno della rivoluzione tecnica sarà di preparazione ad una futura, ipotetica ripresa Carlos Sainz si rifiuta di volare basso.
La dichiarazione combattiva del pilota Ferrari
In barba alle affermazioni deprimenti del suo capo il #55 si è mostrato più ottimisti e in occasione di una corsa di kart organizzata da Estrella Galicia ha espresso un desiderio in quella direzione.
“Vorrei che la mia monoposto andasse come un razzo, il resto ce lo metto io”, l’augurio dell’iberico per la sua seconda campagna con l’equipe modenese.
Attento a non sbilanciarsi l’ex McLaren ha rivelato di aver provato più volte l’auto al simulatore e di essere in fase di elaborazione delle informazioni raccolte. “E’ molto diversa da guidare, specialmente in curva”, ha evidenziato.
Giunto quinto nella generale conduttori al termine di un campionato gestito con costanza, il madrileno sa bene che il mondiale prossimo si partirà da zero perché per Maranello ciò che conta è la squadra non il singolo. “Non ci sono leader”, ha ribadito, non nascondendo la propria fame di primeggiare. “Magari il mio status cambierà. In ogni caso, in F1 è piuttosto importante battere l’unico che guida la tua stessa macchina. Il solo che può essere paragonato a te”.
Finora la relazione tra il figlio del Matador del WRC e il monegasco è stata pacifica e senza grossi momenti di tensione. Ma proseguirà in questa maniera se l’ultimo arrivato dovesse rivelarsi stabilmente più competitivo?