La Mercedes non ha saputo giocarsi la carta Bottas? Secondo Ecclestone è per questo motivo che Hamilton non ha vinto.
Bernie Ecclestone ne ha per tutti. Dopo aver esaltato il successo di Verstappen, definito come il pilota migliore del lotto, giubilato per la sconfitta di Hamilton, predetto il suo ritiro istantaneo dalla F1 e degradato Leclerc a semplice “buon pilota”, l’ex Supremo ha criticato la Mercedes per essersi fatta soffiare il titolo conduttori dalla Red Bull.
Sentito dal quotidiano elvetico Blick il 91enne ha espresso perplessità davanti alla strategia utilizzata da Stoccarda nelle battute conclusive del round di Yas Marina.
Bottas come agnello sacrificale
A suo avviso il team diretto da Toto Wolff si sarebbe dimostrato poco furbo, in quanto avrebbe dovuto far fermare Valtteri in mezzo alla pista in regime di Safety Car per rallentare ulteriormente le procedure di sgombero e messa in sicurezza del tracciato dopo l’incidente di Latifi, in modo da non permettere al direttore di gara Michael Masi di far ripartire l’evento.
Effettivamente in questa maniera Lewis avrebbe mantenuto il comando della classifica diventando per l’ottava volta in carriera campione del mondo, mentre per Max non vi sarebbe stata nemmeno l’opportunità di provarci e di spremere le gomme soft. Ma, chissà, se già sono sorte polemiche a seguito del botto della Williams, figuriamoci per una manovra tanto sporca.
Per l’imprenditore britannico anche lo stesso responsabile federale non è stato immune da colpe. Il suo attendismo e l’incertezza sul da farsi avrebbero pesato in maniera rilevante sull’esito conclusivo del gran premio e del campionato stesso.
“Se avesse interrotto immediatamente la manifestazione con la bandiera rossa ci sarebbe stato un finale fantastico perché i due sfidanti avrebbero avuto pari opportunità alla ripartenza nella scelta delle coeprture e avremmo vissuto tre tornate al cardiopalma”, ha sostenuto lo storico burattinaio del Circus.