Il figlio del grande Michael Schumacher torna a parlare del documentario realizzato da Netflix sul padre e non nasconde l’emozione
Una prima annata in F1 complicata, visto che con la Haas ha sempre navigato nelle zone basse della classifica. Mick Schumacher però lo aveva messo in conto e ha chiuso la sua stagione comunque con tanta esperienza in più per il futuro.
Il miglior risultato un dodicesimo posto in Ungheria, per il resto diversi incidenti di percorso e una rivalità con il compagno di box Nikita Mazepin che è cresciuta GP dopo GP, fatta anche di “incontri ravvicinati” in pista che hanno innervosito anche il team principal.
L’ombra di papà Michael Schumacher su Mick
I media tedeschi ma anche tanti addetti ai lavori però durante la stagione non hanno risparmiato commenti duri nei confronti del giovane Schumacher. Inevitabili poi i confronti con papà Michael, che hanno pesato e non poco sui giudizi finali.
Ma il giovane teutonico non si è comunque scomposto più di tanto. E non lo ha fatto soprattutto la Ferrari, che anzi lo ha promosso a terzo pilota per la prossima stagione, anche se Schumacher continuerà a correre con la Haas.
Il documentario visto dal figlio
Quest’anno però è mancato tanto nel paddock un consiglio di papà Michael. E lo ha ammesso lo stesso Mick. Un particolare che ha svelato anche nel documentario dedicato a Schumacher e uscito su Netflix qualche mese fa. E al Frankfurter Allgemeine Zeitung è tornato a parlare di questo: “Aveva lo scopo di mostrare il lato umano di mio padre oltre ai suoi successi. Penso che sia molto, molto bello“.
Ma non è tutto: “Allo stesso tempo, è estremamente difficile per me guardarlo. Questo dimostra quanto sentimento ci sia dietro e quante emozioni scateni. In generale, non mi piace confrontarmi con gli altri. Preferisco cercare di andare per la mia strada. Ma per quanto riguarda mio padre è diverso”, ha spiegato Mick. “Mi hanno detto che siamo molto simili. Ho il massimo rispetto per quello che ha ottenuto. Ha dovuto lavorare duramente per le sue vittorie e i suoi titoli. Niente gli è stato regalato e questo mi impressiona. La potenza, la concentrazione, la dedizione la forza che ha mostrato: credo di avere qualcosa di questo anche io”.
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