Autore di una prima stagione discreta con la Ferrari, Sainz mette le mani avanti e annuncia di non aver fretta di rinnovare.
Per Carlos Sainz è tempo di bilanci. Ultimata la sua prima campagna a Maranello lo spagnolo si è proclamato contento di aver portato a termine almeno un obiettivo: quello di terminare il campionato meglio di come lo aveva iniziato.
Sicuro di sé e del proprio talento, il figlio del Matador si è compiaciuto dell’abilità dimostrata di saper fare meglio del glorificato Leclerc e di portare a casa punti pesanti grazie alla propria proverbiale costanza
“Avevo delle aspettative alte anche se ero consapevole che sarebbe stata una stagione dura soprattutto nelle prime gare”, ha ammesso ad AS.
L’aver centrato tutti i target che si era posto alla vigilia del 2021 è stato per il madrile motivo di orgoglio e uno sprone a migliorare all’insegna dei colori Ferrari. “Sono felice nel team. Mi diverto molto e ciò mi permette di rientrare da ogni round con il sorriso, oltre che fiero”, ha aggiunto rivelando di vedersi nel medio-lungo termine in Italia.
Eppure dopo appena un anno di militanza la voglia di pensare al prolungamento del contratto è poca o nulla. “Non c’è fretta”, ha avvisato, forse aperto a migrare altrove, o piuttosto non impaurito dalla concorrenza di Schumacher che potrebbe scalzarlo già nel 2023.
Parlando invece del “Predestinato” da cui sulla carta avrebbe dovuto prenderle, il 27enne ne ha elogiato il forte impegno e le doti complessive.
“Possiede il pacchetto completo. Dubito che ci siano in giro piloti molto più rapidi di lui in F1”, ha considerato dichiarando poi che la chiave per batterlo è stata la concentrazione e l’abilità a ritargliarsi l’auto come un abito su misura.
Spesso sottovalutato dai media e definito soltanto un buon mestierante Carlitos ha rimandato la questione ai suoi vicini di box o ai dirigenti presenti e del passato. “Loro hanno visto i miei dati. La telemetria e sanno cosa so fare”, ha replicato battagliero.
Chiara Rainis
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