Il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen, si è laureato campione del mondo ad Abu Dhabi, ma per lui le cose potrebbero mettersi subito male nella prossima stagione.
Il campionato F1 2021 si è chiuso tra polemiche e attacchi, nemmeno troppo velati, agli organi giudicanti. La Mercedes ha dovuto ingoiare un boccone amarissimo, dopo la beffa patita ad Abu Dhabi all’ultimo giro. Lewis Hamilton è passato da “hero to zero”, a seguito di una scelta molto discutibile del direttore di gara. Michael Masi ha regalato a Max Verstappen l’occasione della vita, facendo riprendere la corsa, sebbene non tutte le auto si fossero sdoppiate sotto regime di Safety Car, per un ultimo infuocato giro finale.
In curva 5 Max Verstappen ha compiuto la manovra di sorpasso decisiva, riuscendo ad acciuffare il mondiale all’ultimo respiro. La battaglia tra i due campioni ha generato una rivalità che a molti appassionati ha ricordato quella estrema tra Alain Prost e Ayrton Senna. Nel corso del 2021 diversi episodi hanno accesso un “odio sportivo” che non si vedeva da anni in pista. Il primo evento cruciale in tal senso è stato il Gran Premio d’Inghilterra. Dopo aver perso la prima Sprint Race della storia della F1, Lewis Hamilton ha cacciato gli artigli nella gara domenicale, davanti al suo pubblico.
Al primo giro, il campione inglese, è stato autore di una manovra sconsiderata, centrando in pieno Max Verstappen all’altezza della Copse. Il pilota della Mercedes ha colpito la RB16B, mandando l’olandese contro le barriere ad un impatto spaventoso di 51G. La penalità dei commissari avrebbe potuto essere più pesante e condizionare il prosieguo della gara del #44, ma Lewis ha rimontato senza patemi sino alla prima posizione, beffando Charles Leclerc nel finale. Il figlio d’arte di Jos ritenne il festeggiamento del rivale alla corona iridata antisportivo, mentre lui era in ospedale per dei controlli medici.
Max Verstappen lancia l’ultima bordata contro Lewis Hamilton
Punti penalità, ecco cosa rischia Max Verstappen
Dal 18 luglio 2021 i rapporti tra Max e Lewis non sono stati più gli stessi. In Italia è avvenuto il secondo round, con colpevole protagonista il pilota della Red Bull Racing. Il #33 chiuse con estrema veemenza la porta all’avversario, alla prima variante, finendo per atterrare sulla Mercedes W12. Il rischio, in questo caso, fu che la gomma posteriore destra sfiorò il casco di Lewis, finendo la corsa sull’halo in modo del tutto accidentale. In nessuna delle manovre dei contendenti è rintracciabile l’espressa volontà di ledere la salute dell’altro, ma i pericoli nel Motorsport sono sempre in agguato.
In Qatar Max Verstappen ha, invece, ignorato la doppia bandiera gialla. Una leggerezza che avrebbe potuto costare cara al campione del mondo. L’atteggiamento più sconsiderato il pilota della Red Bull Racing lo mise in scena in Arabia Saudita, per difendersi dagli attacchi dell’antagonista. Max Verstappen commise tre scorrettezze, punite dalla direzione gara. Nella prima circostanza, all’olandese fu fatta una proposta di scontare la penalità partendo dalla terza posizione in griglia. L’olandese, dopo una grande ripartenza dopo la bandiera rossa, ritrasse vantaggio nei confronti di Lewis, tagliando la medesima variante. Una recidiva punita da Masi con l’obbligo di cedere la prima posizione.
Sul tracciato cittadino di Jeddah, il figlio d’arte di Jos arrestò con una clamorosa decelerazione la sua RB16B determinando il tamponamento di Lewis. Anche in questo caso fu considerato maggiormente responsabile della collisione Max Verstappen. Nonostante questi estremi tentativi, Lewis Hamilton vinse la corsa e si portò a pari punti in classifica e l’olandese terminò al secondo posto il penultimo GP. Il finale di Abu Dhabi è storia, ma le manovre del driver della RB avranno delle ripercussioni in ottica 2022. Ai piloti professionisti possono essere sottratti dei punti sulla superlicenza, come accade ai patentati sulle strade di tutti i giorni.
Dietro al successo di Verstappen c’è un italiano: “A volte ci insultiamo”
Se in F1 un corridore accumula 12 punti di penalità in un anno, viene squalificato per un Gran Premio. Eventualmente poi si azzerano, così come scadono dopo 12 mesi dalla data dell’emissione della penalità. In cima alla lista dei cattivi del 2021, vi sono tre piloti della famiglia Red Bull. Max Verstappen, Sergio Perez e il rookie dell’AlphaTauri Yuki Tsunoda, con addirittura 8 punti persi in sei differenti episodi. I compagni della Red Bull Racing hanno avuto 7 punti a testa. Nel 2022 il campione olandese dovrà stare molto attento perché sarà a -5 punti da una potenziale sospensione di una gara. Hamilton, avendo perso solo 2 punti per il crash di Silverstone, avrà 10 punti da amministrare.