Secondo l’esperto della MotoGP, Marc Marquez sarebbe il Michael Jordan delle due ruote. Lo spagnolo sta tentando un recupero record.
La carriera di Marc Marquez in MotoGP sta attraversando un momento molto delicato. L’otto volte campione del mondo sembrava destinato a battere tutti i record al termine del 2019, quando aveva appena vinto il suo sesto titolo in sette anni disputati in top class. Lo spagnolo della Honda si era arreso solo alle Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi nel 2015, per poi infilare un poker di mondiali consecutivi.
Evidentemente, nel mondo dello sport e del motociclismo in generale, è quasi impossibile fare pronostici, anche quando tutto sembra scontato. Nel week-end del Gran Premio di Spagna, a Jerez, di inizio luglio 2020, il nativo di Cervera è caduto malamente, rimediando la frattura all’omero del braccio destro. Questo lo ha costretto a saltare praticamente tutta la stagione e le prime due gare del 2021, per poi tornare in sella solo a Portimao, lo scorso aprile.
La MotoGP ha potuto riassaporare il talento di Marquez, che ovviamente non era più quello di prima a causa dei postumi dell’infortunio. Nonostante il dolore ed i limiti fisici, il #93 si è imposto al Sachsenring, ad Austin ed a Misano 2, prima che la sfortuna si abbattesse nuovamente su di lui. Una scivolata in un allenamento off-road, a pochi chilometri da casa sua, lo ha costretto a saltare gli ultimi due appuntamenti del Motomondiale.
La diagnosi iniziale è stata di commozione cerebrale, quadro che si è aggravato in seguito a causa dell’insorgere della diplopia. Questo difetto lo aveva già colpito nel 2011, quando si stava giocando il titolo in Moto2, sogno che dovette rimandare di un anno poiché dovette sottoporsi ad un intervento chirurgico.
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MotoGP, Marquez come Jordan secondo Albert Puig
L’operazione, per il fenomeno della MotoGP Marc Marquez, è stata scongiurata nelle ultime settimane. Tuttavia, sarà una corsa contro il tempo per vederlo nei test invernali di Sepang, previsti per febbraio. L’avvio della stagione è previsto per il 6 marzo in Qatar, ma in molti sperano che l’otto volte iridato possa farcela.
Protagonista di una puntata del documentario di Dazn “Yo, Pilot“, Albert Puig, boss della Repsol Honda HRC, ha descritto il suo pupillo con un paragone molto interessante: “In questo 2021 non gli abbiamo fornito la moto migliore, e lui ha corso con un braccio ben lontano dal 100% della forma. In pochi conoscono le sue condizioni fisiche, e vi assicuro che ha già fatto un miracolo vincendo ben tre corse“.
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Il managing director di uno dei team più vincenti della storia della MotoGP ha aggiunto: “Marc è un ragazzo speciale, solo lui può sapere quello che sta passando. Lo ritengo il Michael Jordan delle moto ed è un pilota decisamente sopra la media dei rider normali. Ha un talento incredibile e sta cercando di guidare sopra i problemi fisici, e spesso e volentieri riesce ad ottenere risultati incredibili considerando il suo problema“.