L’esplosione di qualche giorno fa a Jeddah ha creato il panico tra i partecipanti alla Dakar. Ed ecco arrivare purtroppo notizie non confortanti.
Auto e moto sono partite alla Dakar 2022 con il prologo, ma a scuotere il paddock è ancora l’esplosione di qualche giorno fa a Jeddah, in Arabia Saudita, che ha distrutto un veicolo di supporto della squadra del pilota di rally-raid francese Philippe Boutron.
Un’esplosione arrivata alla vigilia dell’inizio della famosa gara, che naturalmente non ha lasciato tranquilli tutti gli addetti ai lavori. Il boato avvenuto sotto la vettura infatti non solo l’ha quasi distrutta, ma ha anche procurato gravi lesioni ad una gamba al conducente, mentre le altre cinque persone a bordo sono rimaste illese.
Immediate sono partite le indagini da parte della polizia saudita, che fin dalle prime battute non ha escluso nessuna possibilità, compresa quella di un atto doloso. Certo è che per tanti l’organizzazione è ancora ignoto come sia potuto accadere un episodio simile, visto che anche nelle scorse settimane nulla ha fatto presagire riguardo tensioni di tal genere.
Purtroppo però nelle ultime ore sono arrivate delle novità in merito a questa esplosione che ha scosso la Dakar. E le ha rese note David Castera, direttore della gara, che per primo ha confermato che c’era una bomba piazzata sotto la vettura andata in fiamme.
Fortunatamente il gesto non ha provocato vittime, ma le autorità del posto hanno predisposto un cordone di sicurezza maggiore attorno alla gara. La paura infatti è che ora possano ripetersi altre situazioni analoghe. Sotto protezione sono finiti tutti i team, perché la paura è che possano esserci ulteriori azioni di questo tipo. E il timore è che nel mirino possano finire i piloti stessi e le auto con cui gareggiano. E questo ovviamente porterebbe a un inevitabile stop della Dakar.
Dakar 2022: dopo l’esplosione il panico invade la carovana
Proprio per questo motivo lo stesso Castera, con un comunicato, ha promesso che “verrà rafforzata la presenza di mezzi di sicurezza lungo il percorso, nel bivacco e nelle altre strutture di ospitalità”. E a ulteriore riprova è intervenuto anche il viceministro allo Sport saudita che, facendo visita agli organizzatori della corsa ha garantito la massima attenzione per evitare nuovi attentati. Ma basterà per riportare la calma? Di sicuro questo inizio di 2022 per i motori è davvero ad alta tensione. E speriamo che a pagarne le conseguenze non sia lo spettacolo.
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