Sci, moto e paracadutismo: le passioni “estreme” di Michael Schumacher

Sono passati otto anni dal suo incidente e per il giorno del suo 53° compleanno raccontiamo Michael Schumacher e il suo amore per la velocità. In tutti i sensi.

Michael Schumacher (foto di Clive Mason/Getty Images)
Michael Schumacher (foto di Clive Mason/Getty Images)

Il 3 gennaio per gli amanti della F1 non è una data come tutte le altre. In questo giorno infatti, 53 anni fa, nacque una leggenda come Michael Schumacher. Un campione ancora oggi amato dai tifosi, del quale però, dopo l’incidente di 8 anni fa a Meribel, si sa ben poco sulle sue condizioni reali di salute.

Michael Schumacher e quelle passioni “estreme”

Ha amato la F1 come pochi il tedesco, ma al tempo stesso ha coltivato altre passioni. ma il minimo comun denominatore era uno: la velocità. Così come l’adrenalina. A partire dalle moto, vecchio pallino di Michael Schumacher già ai tempi della Ferrari. Provò la Ducati, ma anche l’Aprilia Superbike, solo per il gusto di provare la velocità con quei bolidi. Poi però gli piacque così tanto che decise anche di correre con le due ruote. E proprio un infortunio rimediato in sella gli precluse nel 2009 il ritorno in Ferrari dopo il terribile incidente di Felipe Massa all’Hungaroring. Un ritorno in pista però che avvenne l’anno successivo con la Mercedes.

E poi il lancio con il paracadute, dove l’adrenalina, così come in pista è tutto. Una passione che imparò a coltivare proprio nel suo periodo di stop con la F1. Gli piacque così tanto che poi, qualche tempo dopo ammise: “Sto impegnandomi per prendere il brevetto di paracadutista. Si può dire che un po’ di fifa c’è a saltare da un aereo in volo. Nei primi cinque lanci avrei avuto quasi bisogno dei pannoloni. Ma poi è andata alla grande. È gioia pura volare incontro alla terra”.

Un divertimento vero per Schumacher, che coinvolse spesso la moglie ma anche la figlia. Nel documentario Netflix uscito lo scorso anno, fu proprio Corinna a raccontare questa passione sfrenata del marito per il paracadutismo: “Si lanciava anche per un’intera giornata, era incredibile”.

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Lo sci e quel maledetto giorno dell’incidente

Ma l’altra grande passione era lo sci, che adorava praticare in inverno sulle Alpi, in particolare in Svizzera. Uno sport che ha imparato ad amare negli anni e che lo portava spesso via da casa, soprattutto nei periodi di pausa.

Ed è proprio sugli sci che è avvenuto il terribile incidente di Meribel. Doveva essere una tranquilla giornata sulla neve, insieme al figlio Mick, ora pilota di F1 come lui. E invece si trasformò in un incubo per lui e per tutta la famiglia. E pensare che neanche doveva esserci in pista Schumacher quel giorno. Come ha raccontato la moglie, Michael non si sentiva sicuro di quella neve e aveva detto proprio di voler partire e andare a Dubai per fare paracadutismo. Invece poi, il giorno successivo, nonostante tutto, mise gli sci ai piedi e intraprese quella discesa, da cui purtroppo non si è più rialzato.

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