Carlos Sainz ha regalato all’Audi la prima vittoria in una tappa della Dakar. Lo spagnolo si regala una soddisfazione dopo l’inizio da incubo.
Giornata storica alla Dakar per Carlos Sainz e l’Audi. Lo spagnolo, padre del pilota della Ferrari in F1, ha ottenuto il suo quarantesimo successo di tappa nello storico raid, regalando il primo trionfo alla casa di Ingolstadt. L’iberico ha preceduto per 38 secondi la Toyota di Henk Lategan. Le soddisfazioni per il marchio dei quattro anelli non sono finite qui, dal momento che Stephane Peterhansel ha chiuso in terza posizione.
Mattias Ekstrom, due volte vincitore del DTM nel 2004 e 2007 con l’Audi è quinto, subito alle spalle dell’Hunter di portata in pista da Nani Roma. Al comando della corsa resta saldamente Nasser Al-Attiyah, mentre esce definitivamente dai giochi Sebastian Loeb, che crolla a 37 minuti dalla vetta. Il nove volte iridato del WRC è andato in difficoltà dopo un buon avvio, ed ora dovrà correre con il coltello tra i denti per tentare di recuperare qualche posizione. La vittoria, ovviamente, è ormai fuori portata.
Il leader della classifica generale della Dakar, Al-Attiyah, corre con una squalifica sospesa che pende su di lui. Al termine della seconda tappa infatti, i commissari di gara hanno riscontrato un’irregolarità non di poco conto sulla sua Toyota. La sua scatola nera non è infatti collegata con il motore del mezzo, cosa che gli è già costata una multa di cinque mila euro.
La scatola nera, essendo staccata dal propulsore sul quale effettua un effetto simile ad un sensore, non ha potuto registrare i dati che potrebbero evidenziare un superamento della potenza massima da utilizzare secondo i limiti regolamentari. Per questo, il pilota del Qatar correrà fino al termine dell’evento con una squalifica sospesa: ciò significa che Al-Attiyah verrebbe estromesso dal raid se nei prossimi 10 giorni si ripresenterà questo una problematica simile.
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Dakar, Sainz si riscatta alla grande
Tornando alla Dakar corsa, per Carlos Sainz è arrivata un’affermazione storica. Dopo il disastro del primo giorno che ha tagliato fuori le Audi dalla corsa per la vittoria, il campione del mondo rally 1990 e 1992 (titoli vinti con la Toyota) si è rifatto alla grandissima, ed ora punta a stupire ulteriormente nelle prossime tappe.
La sua prestazione odierna conferma che il nuovissimo Audi RS Q etron è ben presente dal punto di vista velocistico. Lo spagnolo ha vinto ben tre volte il raid più famoso del mondo, ma nel 2022, a meno di miracoli clamorosi, non potrà servire il poker. Come anticipato, le sue ambizioni di un debutto trionfale con la casa di Ingolstadt sono state compromesse da un assurdo inconveniente.
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Il problema è stato dato dal nuovo sistema di WayPoint, una specie di Checkpoint che permette ai piloti di proseguire la corsa, una sorta di punto di riferimento. Moltissimi piloti, tra cui Sainz, non sono riusciti a trovarlo, perdendo all’incirca due ore dai primi della classe. Questo ha causato una grande rabbia in Carlos, che ci sta mettendo tutto sé stesso per tentare di recuperare terreno.