Il direttore sportivo Ferrari Mekies avvisa i tifosi che anche nel 2022 il team non sarà in grado di competere con Red Bull e Mercedes.
Ormai lo hanno capito tutti. Anche quest’anno la Rossa vincerà il prossimo. Dopo aver ripetuto come un mantra per l’intero 2021 che lo sviluppo della SF21 sarebbe stato abbandonato per concentrarsi anima e corpo sul progetto successivo, la dirigenza Ferrari si è rimangiata ogni proposito. In pratica il lavoro sulla wing car del 2022 non sarebbe servito per tentare di ribaltare lo status quo, ma solamente per confermare il terzo posto nella generale costruttori conquistato nell’ultima campagna.
A svelare la triste e frustrante realtà dei fatti è stato dapprima il boss Mattia Binotto che, in maniera candida e senza vergogna, prima di Natale, ha dichiarato che a Maranello sarà già festa se si riuscirà a portare a casa qualche gran premio. Quindi è intervenuto con un copia incolla anche il direttore sportivo Laurent Mekies. Così, a scanso di equivoci, i massimi rappresentanti della squadra corse hanno messo le mani avanti, facendo precipitare ogni speranza.
F1, Ferrari è crisi nera: un dato inquieta Mattia Binotto
Per la Ferrari la concorrenza non starà a guardare
In particolare il manager francese, ex FIA, ha voluto prendere a scusa come malgrado le varie Mercedes e Red Bull abbiano dovuto evolvere la loro vettura essendo in lotta per il mondiale fino al round conclusivo, disponendo di reparti immensi, difficilmente si presenteranno in ritardo nella preparazione.
“Basta guardare ai risultati ottenuti nell’ultimo decennio“, ha affermato a Motosport.com. “E’ evidente che non vadano sottostimate le loro capacità di produrre delle monoposto competitive. Di conseguenza sarebbe da ingenui credere di poter chiudere il gap“.
Quasi fosse una barzelletta il 44enne ha voluto tranquillizzare i rivali. “Fossi in loro non mi preoccuperei“, ha sostenuto mettendo sul tavolo un divario da recuperare e un distacco da infliggere per poter definire compiuta la missione.
Dunque, nonostante le acclamate innovazioni e i presunti 20 cavalli recuperati grazie al nuovo carburante E10 (dotato del 10% di etanolo), per i sostenitori dell’equipe modenese ci sarà ancora da soffrire. Ricordiamo che l’Italia manca di un sigillo iridato dal lontano 2008 per quanto riguarda la classifica marche. Per i piloti, invece, dal 2007 con Kimi Raikkonen.