La Ferrari sta puntando con decisione al 2022 per ritornare ai fasti del passato. Mattia Binotto ha analizzato alcuni aspetti cruciali del nuovo motore della Rossa.
L’ingegnere Mattia Binotto, da esperto motorista, sta puntando molto sul motore 2022. Le innovazioni potrebbero aiutare la Ferrari a riportarsi, almeno a livello motoristico, sullo stesso piano di Mercedes e della Power Unit Honda della Red Bull Racing. Nei piani della Rossa c’è un ritorno in auge ai massimi livelli, nella speranza di lottare per il titolo mondiale. Dopo i proclami delle passate stagioni, ora il management sta cercando di abbassare un po’ le aspettative. Il primo step sarà quello di ritornare a vincere un Gran Premio dopo oltre due anni dall’ultima volta.
Sebastian Vettel è stato l’ultimo pilota in grado di vincere una gara, nella notte di Singapore, al volante della Ferrari. Sono trascorsi 2 anni e 3 mesi e 15 giorni. Si tratta della seconda striscia più negativa della storia della Rossa. Nelle ultime due annate, il livello in F1 si è ulteriormente alzato con Mercedes e Red Bull Racing a fare la voce grossa. Agli avversari sono state lasciate solo le briciole, sebbene nelle gare pazze delle ultime due stagioni hanno vinto tanti altri team ma non la Rossa. Persino l’AlphaTauri si è aggiudicata una gara con Pierre Gasly a Monza. Nel 2020 e nel 2021 sono saliti sul gradino più alto del podio anche Daniel Ricciardo con la McLaren, Sergio Perez con la Racing Point ed Esteban Ocon con l’Alpine. Questo dovrebbe far riflettere non poco la dirigenza perché non si è trattato solo di sfortuna.
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La Rossa può contare su due piloti di assoluto livello. Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno dimostrato di avere talento e lampi anche fenomenali. Se lo spagnolo è risultato più costante e ha commesso meno errori nel 2021, il monegasco ha dimostrato di poter ottenere risultati pazzeschi. Il più giovane vincitore di un GP nella storia della Ferrari ha lottato ruota a ruota con Max Verstappen e Lewis Hamilton al primo anno a Maranello. Nel 2019 è laureato all’università della F1 di Spa e si è ripetuto a Monza. Di talento ne ha da vendere Leclerc, ma i due alfieri della Rossa devono essere messi in condizione di risplendere.
Ora la Ferrari deve dimostrare con i fatti i tanti buoni propositi in vista della nuova annata. Il tempo degli alibi è finito. Mattia Binotto, team principal della Rossa, ha annunciato, in un’intervista a Motorsport-Magazin, qualche dettaglio sul nuovo motore: “Volevamo montare il motore 2022 nelle ultime tre gare dell’anno passato, ma dopo la pausa estiva abbiamo cambiato idea. Tutto sommato, credo sia stato fatto un grosso passo in avanti. Siamo molto cresciuti nel 2021 dal punto di vista motoristico, soprattutto pensando alle grandi difficoltà incontrate nel 2020. Sono sicuro che potremo migliorare ulteriormente, stiamo lavorando tanto in fabbrica. Nella Power unit che debutterà tra circa un mese c’è molta innovazione“.
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Una rivoluzione che i tifosi della Ferrari sperano essere determinante per rivedere il Cavallino nelle prime posizioni. Sarà fondamentale anche l’aspetto legato all’affidabilità dei nuovi propulsori. Se le nuove auto ad effetto suolo dovrebbero garantire una sfida più divertente con tanti sorpassi, in F1 conta tantissimo anche un motore potente e affidabile. La Honda e la Mercedes, sotto entrambi gli aspetti, sono diventati il punto di riferimento in pista. Dal punto di vista telaistico le auto dovrebbero somigliarsi tutte. Ben presto scopriremo se la Rossa avrà colmato il gap di potenza dai due top team. I primi test sono previsti a Barcellona il 23, 24 e 25 febbraio.
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