Lin Jarvis, amministratore delegato di Yamaha Motor Racing, parla del futuro della MotoGP e del possibile utilizzo di moto elettriche.
Il mondo dei motori in genere si sta interrogando su scala globale quando interrompere definitivamente la realizzazione e la vendita di veicoli con motori a combustione interna. Tutti i marchi e molte nazioni stanno cominciando a fissare delle date oltre le quali si invertirà la rotta, in Formula 1 da tempo sono stati introdotti i motori ibridi, mentre in MotoGP fra qualche anno si inizierà con l’utilizzo di carburanti più ecologici che dovrebbero ridurre le emissioni di inquinanti.
Si tratta solo di un primo passo verso una classe regina più sostenibile, il CEO della Dorna Carmelo Ezpeleta conta di eliminare i combustibili fossili già dalla stagione 2027, un obiettivo sicuramente ambizioso e non semplice, ma che trova l’appoggio dei costruttori, anche se non sarà semplice adattare i propri prototipi in così breve tempo. Da tempo si parla anche di una MotoGP con motori ibridi o elettrici in un futuro non troppo lontano, una ipotesi che incute un certo timore tra i puristi della benzina e della tradizione.
Per il momento i costruttori possono “dilettarsi” con la MotoE, da quest’anno ci saranno moto Ducati nel Mondiale dedicato e messo in piedi da Dorna. Ma bisogna iniziare a pensare seriamente ai prossimi anni, anche se una vera e propria rivoluzione al momento sembra ancora lontana. Del resto le attuali batterie elettriche per le moto da corsa hanno ancora un’autonomia troppo limitata e sarebbe difficile immaginare un Gran Premio di una ventina di giri o più a ritmi sostenuti come quelli di oggi.
Lin Jarvis e i progetti sostenibili in casa Yamaha
Ad oggi i sei costruttori, pur predisposti ad un cambiamento per via delle loro produzioni di serie, sono alquanto restii a parlare di certi discorsi durante le riunioni dell’associazione costruttori MSMA (Motorcycle Sports Manufacturers Association). E sono consapevoli del fatto che le corse di moto elettriche al momento non stanno riscuotendo un grande seguito. Lin Jarvis, Managing Director Yamaha, ha ammesso che i vertici di Iwata da tempo affrontano questo argomento, ma sembra difficile prevedere un impiego di moto elettriche a breve termine anche per la classe MotoGP.
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I motori quattro cilindri da 1000 cc resteranno sicuramente invariati fino al 2026, ma l’attenzione ora è tutta focalizzata sull’uso degli e-fuel: “La nostra industria sta studiando come poter utilizzare i combustibili più rispettosi dell’ambiente e ne abbiamo già parlato durante i summit tra Dorna e i membri della MSMA con Dorna nell’estate del 2021”. Solo dopo la stagione 2026 sarà possibile iniziare a parlare di una MotoGP più sostenibile e la transizione verso l’elettrico richiederà ancora diversi anni.