Dopo la F1, la Cina investe anche nel Motomondiale. Nel 2022 nella Moto3 saranno ben due i marchi presenti al via. Ecco chi sono.
Se c’è un mercato che la Cina ha ancora poco sfruttato è quello delle due ruote. Se in F1 da anni si corre nel Paese asiatico, con lo sbarco quest’anno anche di un pilota, Zhou Guanyu, che ha tolto il sedile in Alfa Romeo ad Antonio Giovinazzi, nel Motomondiale ancora devono essere fatti passi in avanti di questo tipo.
C’è però un primo tentativo da parte di team provenienti dalla Cina di tentare l’avventura iridata. E già da questo 2022. Infatti sono due le scuderie che faranno il loro esordio in Moto3.
La prima è la CFMoto, marchio cinese che da tre anni collabora commercialmente con KTM e che dal 2022 avrà una propria squadra nella classe minore dopo aver chiuso un accordo con Prüstel GP e con lo stesso marchio austriaco, con una coppia tutta spagnola che scenderà in pista formata da Xavier Artigas e Carlos Tatay.
La seconda novità è rappresentata dall’altro costruttore cinese, QJMotor, che ha ufficializzato proprio nei giorni scorso un accordo con il team Avintia Esponsorama per rivestire le carene delle proprie KTM con il proprio logo. Stavolta però il team sarà in pista con piloti italiani: si tratta di due emergenti come Elia Bartolini e Matteo Bertelle, che sono cresciuti con l’Academy nientemeno che di Valentino Rossi. Uno che, in questo senso, se ne intende di giovani leve su due ruote.
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Della Qianjiang Motorcycle si sa molto. In particolare che vuole cominciare a fare la voce grossa nel paddock del Motomondiale. Si tratta infatti di una holding da 460 milioni di dollari con circa 10.000 dipendenti. Oltre a riunire una parte significativa del mercato cinese delle due ruote sotto il marchio QJmotor, in questi anni sta espandendo i propri orizzonti sia in Europa che in Sudamerica, due mercati importantissimi, con il marchio Keeway, dove offre modelli a basso costo.
In particolare la Qianjiang Motorcycle è famosa per aver acquisito nel 2005 un marchio storico italiano come Benelli, con sede a Pesaro, e per aver stretto un accordo con il gruppo austriaco KSR per vendere alcuni dei suoi modelli in Europa. Ora però per i due marchi sarà a parlare la pista. E vedremo se la Cina riuscirà a conquistare anche questo mondo.
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