Francesco Guidotti è stato uno dei protagonisti del mercato invernale della MotoGP. Dopo l’esperienza in Pramac è passato alla KTM.
Uno dei grandi colpi di scena che la MotoGP ci ha regalato recentemente è stato il passaggio di Francesco Guidotti dalla Ducati Pramac alla KTM. Nel team di Paolo Campinoti la notizia non è stata presa molto bene, considerando il grande valore del manager che ha portato molto in alto la squadra, vincitrice anche di una gara nel 2021 con Jorge Martin che si è imposto al Gran Premio di Stiria.
In una recente intervista rilasciata a “Speedweek.com“, Guidotti aveva espresso il suo dispiacere per l’addio alla casa di Borgo Panigale, definendola una delle esperienze più belle della sua vita: “La ritengo una delle mie esperienze più belle dal punto di vista professionale, il che rende il mio ultimo saluto al team molto difficile“.
La KTM sarà la nuova vita di Francesco, che dovrà cercare di portare in alto un marchio che in MotoGP non è mai riuscito a decollare del tutto. Uno degli obiettivi che si è prefissato è proprio questo, ovvero fare un qualcosa di importante con un costruttore per il quale aveva già lavorato tanti anni fa.
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I manager italiani hanno avuto un grande impatto sulla MotoGP, ed uno dei migliori di sempre corrisponde al nome di Davide Brivio. Ai tempi della Yamaha, il suo successo più grande fu quello di portare Valentino Rossi alla casa di Iwata, che da troppi anni attendeva la sua riscossa.
Dopo i successi con il “Dottore”, Brivio ha firmato un altro capolavoro con la ricostruzione del team Suzuki, culminata nel titolo di Joan Mir ottenuto nel 2020. Dopo questo successo, Davide è passato in F1, dove è al vertice dell’Alpine, vincitrice con Esteban Ocon del Gran Premio di Ungheria.
Francesco Guidotti è passato alla KTM con il sogno di emulare Davide Brivio, ed ha parlato di questo in una nuova intervista riportata da “Speedweek.com“: “Vincere dei titoli come ha fatto Davide sarebbe un qualcosa di speciale. In Pramac i nostri obiettivi erano diversi dal successo assoluto, e quello che ha fatto Brivio in Suzuki è più o meno paragonabile“.
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“In Pramac abbiamo vinto il campionato dei privati con le nostre risorse, Zarco è stato il migliore tra gli indipendenti e Martin è stato eletto il miglior debuttante dell’anno. Forse non si è trattato del momento migliore per lasciare la Ducati, visto che le cose si erano messe bene negli ultimi tempi e per il futuro non possono che migliorare. Ora avrò davanti una nuova sfida, e dal mio punto di vista rappresenta un passo in avanti. Abbiamo una bella sfida davanti per i prossimi anni“.
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