Lewis Hamilton ha rivelato i motivi che lo hanno portato a mantenere sempre il #44 anche quando era campione del mondo. Ecco le sue parole.
Il grande sconfitto del 2021 è senza dubbi Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha perso con enorme dignità ed onore il mondiale in favore di Max Verstappen, venendo clamorosamente beffato nel Gran Premio di Abu Dhabi. Il britannico aveva disputato un finale di stagione strepitoso, rispondendo alle vittorie dell’olandese in Messico e Stati Uniti che sembravano aver chiuso i conti.
La leggendaria rimonta del Brasile, unita al dominio in Qatar ed alla capacità di aspettare il momento giusto per colpire mostrata in Arabia Saudita lo avevano reso meritevole del titolo tanto quanto lo era il suo avversario, e tutto si sarebbe giocato nel finale di Yas Marina. Dopo una gara eccezionale, l’alfiere della Mercedes si è visto soffiare il titolo dalla Red Bull #33 nell’ultimo giro, subendo una sconfitta che avrebbe fatto male a chiunque.
Da quel momento in poi, Hamilton si è chiuso in un silenzio senza precedenti. Da ormai un mese non pubblica nulla sui suoi profili social, dove è storicamente uno dei piloti più attivi. Il sette volte iridato sta attendendo il 2022 per la sua vendetta, ma stavolta non potrà più contare sull’aiuto di un fido scudiero come Valtteri Bottas. Il prossimo anno, un nemico lo avrà in casa, e corrisponde al nome di George Russell. Il talento ex Williams ha dimostrato di poter far sudare chiunque, e se lasciato libero di correre, sarà in grado di dare parecchio fastidio al suo capitano.
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In un’intervista rilasciata durante la sua visita alla Petronas, storico partner della Mercedes, Lewis Hamilton si è concentrato molto sulla spiegazione della scelta che lo ha portato al #44. Il britannico non lo ha mai sostituito, neanche quando avrebbe potuto farlo con il #1.
Con questa cifra, Lewis aveva vinto la classe juniores del British Kart Championship nel 1995: “Il #44 mi ha sempre portato fortuna, anche se ho scelto di farlo un mio compagno di viaggio anche per un altro motivo: la Vauxhall Cavalier di mio padre aveva una targa con scritto F44. All’inizio, lui ebbe questa idea e me lo fece scegliere come mio numero, che in seguito si rivelò molto fortunato per noi“.
Hamilton ha poi parlato anche del suo amico a quattro zampe Roscoe, che la mattina lo aiuta a svegliarsi grazie al suo russare. Il nativo di Stevenage ha dichiarato che l’inverno è la sua stagione preferita, e che la sua carriera è stata basata su uno stile di guida che fa dell’aggressività il suo punto di forza.
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Ovviamente, il suo idolo non poteva che essere Ayrton Senna: “Per me Ayrton è stata un’ispirazione. Se posso dare un consiglio ai giovani, devono essere fedeli a loro stessi e non smettere mai di crederci. Io ho capito che avrei potuto farcela già quando vinsi il mio primo campionato“.
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