Ormai dedito alla vita da padre di famiglia dopo il ritiro, Raikkonen non esclude la sua totale uscita di scena dal Circus.
Questa volta potrebbe esserci del vero. Salutata la compagnia lo scorso 12 dicembre ad Abu Dhabi, Kimi Raikkonen potrebbe davvero far perdere le proprie tracce. Non sui social, sia chiaro, dove è assiduo manco fosse nel reality “Al passo coi Kardashian“, ma per quanto riguarda l’ambiente che lo ha visto protagonista dal 2001 in avanti.
Se la sua vita personale è stata ridotta a merce da vendere al pubblico grazie all’intuito affarista della moglie Minttu che non manca di documentare ogni loro passo e spostamento, sfruttando addirittura i droni, e facendo pubblicare foto di famiglia in posa in stile pittura fiamminga, l’Iceman pilota sarebbe già materia da archivio.
Troppo il tempo trascorso in quel budello angusto e ripetitivo che è il paddock della F1 per tornarci ed imitare i vari Rosberg e Coulthard, capaci di reggere al digiuno soltanto per pochi mesi.
Raikkonen, mazzata al circus: il finlandese non fa sconti alla F1
Perché Raikkonen ha deciso di dire stop
Il driver di Espoo è comunque un personaggio avvezzo ai colpi di scena dato che nel 2011 dopo un paio di campionati trascorsi a cavallo tra il mondiale rally e la NASCAR aveva deciso di rientrare, ma questa volta non sarà tanto facile rivederlo.
“Guidare era l’unica cosa che mi piaceva del mio lavoro“, ha affermato deciso alla Bild. “Per questo è molto probabile che non mi vedrete più mettere piede nei circuiti della classe regina. La F1 non è mai stato il mio mondo. Ho sempre avuto cose più importanti fuori. Dunque nulla cambierà sotto questo punto di vista“, ha ribadito il desiderio di chiudere per sempre con la disciplina che lo ha reso famoso.
“Non ho voluto smettere perché non avevo più forza, ma perché ho cose più rilevanti da fare che stare seduto in aereo o rimanere in albergo“, la sua condivisibile riflessione figlia dell’età che avanza e predilige le piccole gioie agli stravizi e agli agi.
La priorità per il finnico, sono gli affetti, a partire dai figli Robin e Rianna Milana che spesso nelle ultime due campagne lo hanno seguito sulle piste muovendosi con un jet privato. Piani di rientro nel motorsport, dunque, neppure a pensarci. Solamente libertà.
“I miei ragazzi vorrebbero un cane, ma forse la mia presenza a casa sarà sufficiente“, ha infine scherzato sulle ultime richieste dei suoi piccoli.