Ricciardo racconta le sue emozioni risalenti a quando debuttò in Formula 1 e racconta cosa ha provato nel dividere la pista con Schumacher.
Il 2021 è stato un anno al di sotto delle aspettative per Daniel Ricciardo, che con il passaggio in McLaren contava di essere almeno al livello di Lando Norris. Invece, l’inglese lo ha spesso battuto e anche in modo netto.
Ma va ricordato anche che l’ex pilota di Red Bull e Renault si è tolto la grande soddisfazione di vincere il Gran Premio d’Italia a Monza, proprio sconfiggendo il suo compagno. In ottica 2022 punta sicuramente ad avere un rendimento più costante e ad essere almeno al livello di Norris. Il talento non gli manca e lo ha dimostrato nel corso della sua carriera.
Norris esalta l’ex compagno Sainz: “Uno dei piloti più forti in Formula 1”
Ricciardo non ha avuto un percorso facile, partendo da Perth (Australia) e arrivando fino in Formula. Nel podcast Gypsy Tales si è così raccontato: «Ci sono piloti che mostrano il loro talento già da giovanissimi, io sono stato bravo ma non ho dominato. Non c’erano segnali che puntassero in direzione F1. All’inizio sono stato travolto da tutto, mi ci è voluto tempo per sentirmi a mio agio e avere fiducia».
Il pilota australiano col tempo ha dimostrato di meritare assolutamente la Formula 1, i suoi risultati parlano chiaro. E ricorda anche un aneddoto sul suo debutto in campionato, avvenuto nel 2011: «Mi ritrovai sulla stessa griglia di Michael Schumacher, un pilota che avevo adorato da tifoso davanti alla televisione. Mi sono pizzicato il braccio e mi sono chiesto “Come sono arrivato qui?”».
Ricciardo ha coronato un sogno approdando in F1 e avendo anche la possibilità di condividere la pista con una leggenda come Michael Schumacher. Dopo gli esordi in HRT e la gavetta con la Toro Rosso, ha avuto una grande chance in Red Bull. Con la scuderia di Milton Keynes ha dimostrato di essere un ottimo pilota, battendo subito un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel.
Nonostante fosse in una buona situazione per puntare a fare risultati di livello, nel corso del 2018 ha preferito accettare la proposta della Renault. Sentiva che in Red Bull era Max Verstappen il driver più sostenuto e ha scelto di cambiare aria. Una decisione che lo ha allontanato dalla possibilità di lottare per vincere.
Con la McLaren è tornato a conquistare un gran premio, ma il futuro è incerto. Il 2022 sarà un anno molto importante, il suo contratto scade e dovrà guadagnarsi la conferma nel team di Woking. Il 32enne di Perth ha grande fiducia in sé stesso e crede di poter dare un grande contributo alla scuderia con il cambio di regolamento previsto: «Sono bravo a fornire feedback sul comportamento della macchina e posso dare buone indicazioni ai tecnici. Forse questo è il mio punto di forza».
Ricciardo, come Norris, auspica che la McLaren abbia lavorato bene sulla monoposto 2022 e di poter vivere un Mondiale di alto livello. Le nuove regole dovrebbero consentire di vedere valori diversi in pista rispetto alle scorse stagioni.
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