Il 2022 sarà il primo anno post-Valentino Rossi. Tutti a caccia della sua eredità. A partire da quei piloti che lui stesso ha svezzato.
Il 2022 sarà un anno particolare per la MotoGP, il primo del post-Valentino Rossi. A dire la verità la mancanza di risultati del Dottore nelle ultime stagioni ha già dato un assaggio di quello che sarebbe stato per la classe regina, ma non vederlo più in pista sarà uno choc per milioni di tifosi di questo sport.
Con la partenza del pilota Tavullia, la MotoGp perde uno dei suoi fari più luminosi, che hanno permesso al campionato di crescere di interesse in tutto il mondo a partire dal 1997, anno in cui portò a casa il primo dei nove titoli iridati.
Nonostante l’ultimo Mondiale risalga al 2009, Valentino Rossi è stato qualcosa di unico per il mondo delle due ruote: 26 stagioni in cui ha comunque emozionato con le sue gare e le lotte con gli avversari le piste europee e non. E i numeri parlano chiaro: 235 podi e 115 vittorie, l’ultima ad Assen 2017. Ma più che i numeri, alla MotoGP mancherà uno del suo carisma. Ci ha provato e c’è riuscito solo in parte Marc Marquez, che dopo lo scontro con il Dottore nel 2015 però ha perso una buona fetta di pubblico. E neanche l’astro nascente Fabio Quartararo sembra poterlo raggiungere in tal senso.
MotoGP, cinque piloti esordienti nel 2022: ecco chi sono i nuovi rookie
Negli anni abbiamo visto crescere, oltre al neo campione del mondo, gli spagnoli Joan Mir e Jorge Martin. In ascesa in Moto2 c’è Pedro Acosta, fresco del titolo in Moto3. Ma, secondo la stampa estera, gli occhi dovrebbero essere puntati soprattutto sull’Academy che Valentino Rossi ha fondato nel 2013 e che tante nuove leve di talento ha tirato fuori negli anni.
Basti pensare che nel 2022 daranno quattro i piloti “svezzati dal Dottore che correranno in MotoGP: Pecco Bagnaia, Franco Morbidelli, Luca Marini e Marco Bezzecchi. Per non parlare poi quelli presenti nelle classi minori. Ma questi quattro di sicuro possono lasciare il segno.
A partire da Bagnaia, che dopo una seconda metà di 2021 sugli scudi, parte da favorito con la Ducati in questo 2022. Occhio però anche alla voglia di rivalsa di Morbidelli, che dopo una stagione rovinata dall’infortunio alla gamba, sogna di diventare grande con team ufficiale Yamaha. E l’avere Quartararo iridato come compagno di box non sarà un peso in più ma uno stimolo per l’italo-brasiliano.
Gli altri due invece avranno obiettivi diversi: il fratello di Valentino Rossi vuole continuare la sua crescita con Ducati e raggiungere con più costanza la top-ten, il secondo, da rookie, vuole stupire.
Di sicura c’è la previsione di Valentino Rossi: “Metterei Bagnaia, Quartararo e Marquez in prima fila. In seconda fila Morbidelli e Marini, insieme a Mir. Forse sono un po’ di parte, ma questi ragazzi sembrano essere i più veloci. Forse mi sono dimenticato di Bastianini, quindi con lui possiamo fare una seconda fila tutta italiana”.
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