Il pilota della Repsol Honda Pol Espargarò riconosce l’importanza di avere un compagno come Marc Marquez nello stesso box.
Pol Espargaró e Marc Marquez sono connazionali e rivali si dalla tenera età, quando si sfidavano sui tracciati catalani, nei primi campionati nazionali, fino al Motomondiale, dai tempi della 125 cc alla classe regina passando per la Moto2. Nella stagione 2021 si sono ritrovati fianco a fianco nello stesso box, tra loro c’è sana competizione e rispetto. D’altronde il minore dei fratelli di Granollers sa bene che può solo apprendere dal campione di Cervera, lo studio dei suoi dati si rivela fondamentale per poter migliorare il feeling con la Honda RC213V
Nella sua prima stagione con livrea HRC Pol Espargarò ha ottenuto il 12° posto finale in classifica, riuscendo a salire solo una volta sul podio. Risultati al di sotto delle aspettative, anche se era facile immaginare che l’esordio con una Honda non sarebbe stato facile, come non lo è stato per nessuno negli anni precedenti. Ad eccezione di Marc Marquez che sin dall’esordio nel 2013 ha saputo cucirsi addosso questa moto e a vincere il titolo iridato al primo tentativo. Il fenomeno di Cervera, nonostante abbia saltato le prime e le ultime due gare del Mondiale 2021, ha concluso settimo in classifica, con 42 punti in più rispetto a Pol, riuscendo a vincere tre GP e a conquistare un podio.
Pol Espargarò e il confronto con Marc Marquez
Entrambi stanno portando avanti la preparazione atletica invernale in vista dei primi test MotoGP che si terranno a febbraio, prima in Malesia, poi sul nuovo tracciato del Mandalika Circuit. La presenza di Marc Marquez resta in forte dubbio dopo il problema della diplopia da cui è affetto dallo scorso novembre, in seguito ad un incidente con la moto da enduro mente si allenava nei pressi di Cervera. La sua presenza sarebbe decisiva anche per lo stesso Espargarò, che dovrà trovare subito un buon feeling con la RC213V se vorrà riguadagnarsi la fiducia del suo team e porre la firma sul rinnovo di contratto. “Ho sempre corso con Marc, ma essere alla pari, nella stessa squadra, mi ha dato una prospettiva più realistica di ciò che avrei potuto fare prima”, ammette l’ex pilota KTM a Motorsport.com.
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Avere un compagno di squadra più veloce ti spinge ad alzare l’asticella, dà maggiori stimoli e può rivelarsi utile nello studio della telemetria. “Ha bisogno di pochissimo grip per andare veloce, ed è molto difficile”, ha aggiunto Pol Espargarò. “Essere il suo compagno di squadra mi permette di capire un po’ meglio le tecniche che usa per andare così veloce”.