Valentino Rossi parla di suo padre Graziano. Sin da piccolo ha seguito le orme familiari, prima con le moto ed oggi con le macchine.
Graziano Rossi è stato recentemente ricoverato in ospedale per un leggero malore neurologico, ma fortunatamente tutto si è risolto in breve tempo e per il meglio. Ritornato a Tavullia ha avuto un altro colpo di sfortuna, investendo un pedone, ma fortunatamente senza gravi consegue. Per Valentino Rossi resta una grande fonte di ispirazione, sia nelle corse motociclistiche che nella passione per le auto.
Suo padre ha spinto tanto affinchè continuasse a correre nel Motomondiale, ma nulla da fare. Il campione di Tavullia, contro il parere di molto, ha preferito appendere il casco al chiodo e continuare la carriera di pilota con le auto. Anche in questo ha tratto ispirazione da suo padre, da tempo grande pilota di rally e maestro di drifting. “Per me mio padre è stato una persona iconica nella mia vita – ammette Valentino Rossi a Speedweek.com -. Guido una moto perché lui era un pilota da corsa. Non mi ha spinto, ma la sua influenza su di me è stata molto grande… Mio padre è un tipo strano. Non è normale nella vita reale (ride, ndr).
Graziano maestro di Valentino Rossi
Tra loro si è quasi sempre parlato di moto e corse, c’è stato un rapporto di amicizia oltre che di padre-figlio, a Graziano Rossi si deve la realizzazione del Ranch di Tavullia. Era lui a seguire il figlio nei primi allenamenti, a indirizzarlo per la giusta via. Nella carriera di Valentino Rossi c’è sicuramente lo zampino indelebile del padre. “Quando stavo con lui, per lui giocare era sempre andare in moto. Non mi ha mai accompagnato al parco e non ha mai giocato a calcio con noi. Quando passavamo del tempo insieme, mi guardava e diceva: “Cosa facciamo adesso? Ah, ho costruito una piccola moto, andiamo!”.
MotoGP, pazza idea della Honda: Marquez potrebbe lasciare?
Graziano Rossi avrebbe voluto vedere suo foglio in moto anche nella stagione 2022, ma stavolta non è riuscito a fargli cambiare idea. I risultati del 2021 erano poco entusiasmanti e tentare l’avventura con Ducati per un solo campionato non avrebbe avuto senso. “Gli ho detto: ‘Maledizione, Graziano… ho 42 anni e guido da 25″. E lui ha risposto: “No, non devi fermarti! Cosa vuoi fare quando smetti?”. Da Graziano ha appreso che le cose non vanno prese troppo sul serio, ma alla fine uno scherzoso dubbio familiare è sorto con la crescita professionale di suo fratello… “Ha dimostrato che il talento è di mia madre… Quando Luca ha iniziato ad andare in moto e ha mostrato di aver talento ho detto a mio padre: “Allora il talento viene da Stefania, non da te!” Lui ha risposto: “No, no”. Ma possiamo sempre riderci su”.