Ripercorriamo la carriera di Felipe Massa, ex pilota di Formula 1 ricordato soprattutto per essere stato in Ferrari e aver sfiorato un titolo.
Nel 2021 abbiamo assistito a un campionato di Formula 1 deciso all’ultimo giro ed è qualcosa di già vissuto in passato. Ne sa qualcosa Felipe Massa, che nel 2008 perse un titolo proprio all’ultima tornata.
Il comun denominatore dei due mondiali è Lewis Hamilton. A dicembre ad Abu Dhabi è stato sconfitto da Max Verstappen, mentre tredici anni prima in Brasile sorpassando Timo Glock all’ultima curva si prese la sua prima corona iridata in F1. Grande beffa per Massa, di cui andiamo a ripercorrere un po’ la storia adesso.
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Nato a San Paolo il 25 aprile 1981 da una famiglia di origine italiana, iniziò a correre con i kart da bambino. In Brasile si mise in luce come un talento molto promettente. Nel 1999 vinse la Formula Chevrolet e nel 2000 si trasferì in Europa, dove si impose subito nella Formula Renault italiana e in quella europea. L’anno seguente domina anche la Formula 3000 Euro-Series.
La Sauber si accorse di lui e, dopo alcuni test, nel 2002 lo portò in Formula 1 per sostituire Kimi Raikkonen e affiancarlo a Nick Heidfeld. Solo 4 punti e ben otto ritiri al debutto. La velocità sembrava esserci, ma mancava l’esperienza. Nel 2003 divenne collaudatore della Ferrari, che forniva i motori alla scuderia svizzera, e nel 2004 rientrò in F1 con la medesima squadra. Dopo il biennio con la Sauber, concluso con 12 e 11 punti rispettivamente e due quarti posti come migliori risultati, arrivò una grande occasione.
La Ferrari decise di ingaggiarlo per rimpiazzare il connazionale Rubens Barrichello e affiancare il sette volte campione del mondo Michael Schumacher, al suo ultimo campionato da ferrarista. Chiuse terzo in classifica, con due vittorie all’attivo (Turchia e Brasile).
Nel 2007 nel box arrivò Raikkonen, che si aggiudicò il titolo anche grazie al contributo di Felipe (vincitore di tre gran premi). Nel 2008 toccò a lui giocarsi il mondiale: vinse sei gare, compresa l’ultima a San Paolo, però venne beffato da Hamilton. Fu campione per 38 secondi, poi l’inglese superò Glock e il resto lo sappiamo. Una grande delusione perdere la corona iridata all’ultima curva del suo GP di casa.
Nella corsa al titolo persa nel 2008 pesò la rottura del motore in Ungheria, quando stava dominando la gara e a tre giri dal termine la sua Ferrari lo appiedò. Proprio all’Hungaroring nel 2009 Massa è stato poi protagonista di un brutto incidente. Nella FP2 una molla staccatasi dalla Brawn GP di Barrichello lo colpì in pieno casco mentre arrivava a circa 200 km/h. Rimediò una commozione cerebrale e una frattura della zona sopraorbitale sinistra, oltre a un taglio alla fronte. Venne operato, per fortuna senza essere in pericolo di vita e senza danni di tipo neurologico. Ma stagione finita.
Tornò in pista nel 2010 e in Ferrari non trovò più Raikkonen, bensì Fernando Alonso. Lo spagnolo lo sconfisse in modo netto nei quattro anni di convivenza nel box, arrivando per due volte a giocarsi il titolo all’ultima gara con una monoposto non all’altezza della Red Bull. A settembre 2013 la scuderia di Maranello annunciò la non conferma del brasiliano, che verrà rimpiazzato dal rientrante Raikkonen.
Massa rimase in Formula 1, ma si trasferì alla Williams e affiancò Valtteri Bottas. Le prime due stagioni furono nel complesso positive, con cinque podi conquistati (due a Monza) e altri otto piazzamenti in top 5. Il 2016 fu un anno decisamente complicato, dato che il livello di competitività della scuderia di Grove scese drasticamente.
Alla vigilia del GP d’Italia, il brasiliano annunciò il ritiro per fine campionato e la Williams comunicò l’ingaggio di Lance Stroll. Tuttavia, al termine della stagione la Mercedes si ritrovò a fare a meno del campione Nico Rosberg (annunciò il ritiro dopo aver vinto il mondiale) e si assicurò Bottas. Di conseguenza, il team di Grove richiamò Felipe e lui decise di accettare di rinviare l’addio alla F1. Il 2017 fu un altro anno difficile per la Williams e alla fine il brasiliano lasciò davvero il campionato. Ad Abu Dhabi ci fu grande commozione per la sua ultima gara.
Lasciata la Formula 1, non abbandonò però le corse. Passò in Formula E, dove ha trascorso due stagioni con il team Venturi Gran Prix. Un’esperienza non troppo esaltante, con un solo podio (all’E-Prix di Monaco) ottenuto.
Nel 2021 ha corso in Brasile nella Stock Car Brasil. La sua passione per le corse automobilistiche rimane enorme. In alcune occasioni lo abbiamo rivisto anche nel paddock della F1 ed è sempre un piacere. Oltre a essere stato un buon pilota, è certamente una bella persona e un personaggio positivo per l’ambiente del motorsport.
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