Valentino Rossi è divenuto una leggenda delle corse motociclistiche, ma ha dovuto pagare un prezzo alla sua popolarità.
A marzo il Motomondiale riprenderà dal circuito di Losail, ma ai nastri di partenza non ci sarà più Valentino Rossi, dopo 26 anni di rinomata carriera. Lo scorso novembre a Valencia ha corso la sua ultima gara da pilota, dal 2022 si dedicherà alle corse automobilistiche e visionerà i suoi team VR46 impegnati in classe regina (con Luca Marini e Marco Bezzecchi) e in Moto 2 (con Celestino Vietti e Niccolò Antonelli), oltre ad essere supervisore del team Yamaha Mastercamp nella middle class.
Correrà con le auto, ma ancora una volta le tribune del Motomondiale saranno colorate di giallo ancora per molto tempo, fino a quando non ci sarà qualcuno che saprà prendere il suo posto, sia per quel che riesce a fare in pista, sia fuori. Nessuno ha saputo attrarre tifosi verso le due ruote come il campione di Tavullia, nessuno può vantare più tifosi di lui. In oltre due decenni di carriera è il campione più amato nella storia del motociclismo internazionale, basti pensare che il suo profilo Instagram conta quasi 13 milioni di follower.
La fama di Valentino Rossi
Durante i viaggi in Europa Valentino Rossi ha dovuto noleggiare un aereo privato per gli spostamenti, nei ristoranti ha sempre dovuto chiedere un tavolo a parte, per strada era impossibile passeggiare come altri comuni mortali. Dal giovedì alla domenica era costretto a restare nel suo motorhome, anche quando correva a Misano, perché la folla avrebbe reso tutto più complicato. La grande popolarità ha un risvolto della medaglia. “Mi ha reso difficile la vita di tutti i giorni, sei sempre sotto osservazione e sotto pressione”, dichiara a Speedweek.com. “Però ho sempre cercato di restare una persona con i piedi per terra, non sono cambiato molto. La celebrità era il rovescio della medaglia, ma va bene così, ho apprezzato la mia popolarità”.
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Al campione di Tavullia va il merito di aver coinvolto tantissimi tifosi che prima di lui neppure sapevano cosa fosse una corsa di moto. Con il suo carisma, il sorriso incancellabile, la verve dell’eterno Peter Pan ha regalato sogni ed emozioni a generazioni di fan: “Non so perché sia successo, ma per qualche motivo sono stato capace di portare le corse motociclistiche nelle case di tanti. Prima che arrivassi lì, non sapevano nulla di classi 125, 250, 500 e MotoGP, soprattutto in Italia. Ne sono molto orgoglioso”.