Al suo secondo anno in F1, Schumacher spera di fare finalmente quel salto di qualità per ambire a un posto nella Rossa. E il team principal Haas dice la sua.
Una stagione d’esordio con qualche difficoltà, ma Mick Schumacher continua ad avere la piena fiducia da parte della Ferrari, che lo ha allevato nella sua Academy. E ora il tedesco si appresta alla sua seconda annata in F1.
Arrivato nella massima seria dopo essersi laureato campione della Formula 2 nel 2020, il debutto con la Haas è stato decisamente impegnativo. Lottare con una macchina difficile da guidare e sempre nei bassifondi della classifica è stato quanto di più duro potesse capitare a un rookie. Nonostante qualche buon risultato, come alcuni passaggi in Q2, non sono mancati i momenti difficili, come l’incidente a Monaco.
Per la Haas è stata una stagione davvero di transizione, senza alcun vero aggiornamento rispetto alla passata stagione, con il budget quasi completamente ori4entato fin dall’inizio sulla monoposto del 2022, che deve essere quella del passo deciso in avanti della scuderia americana motorizzata Ferrari. E lo spera lo stesso Mick Schumacher. Che vuole finalmente lottare a centro gruppo e non nelle retrovie.
Schumacher sicuro: “Io come mio padre. Ora voglio un top team”
Il team principal della Haas Gunther Steiner ha ammesso come Mick Schumacher può fare il salto di qualità quest’anno. Ancora nessuna prova nel simulatore con quanto lo aspetta in pista, ma intanto il tedesco, figlio del grande Michael, aspetta il suo momento. E, senza neanche dirlo, è chiaro che spera in uno sviluppo come nel caso di George Russell, per alcune stagioni a lottare con una Williams non all’altezza prima della grande chiamata in Mercedes accanto a Lewis Hamilton.
Intanto il primo tassello lo ha raggiunto: è stato confermato come terza guida Ferrari, oltre che pilota di punta della Haas, insieme ad Antonio Giovinazzi impegnato nel campionato di Formula E con il team Dragon. Insomma una investitura importante, segno che la Rossa investe forte su di lui. E lo ha ammesso lo stesso Steiner, che in una recente intervista ha detto di sperare che Mick cresca in pista, ma dall’altra parte che non passi in Ferrari così in fretta. Ma crede anche lui che possa fare a breve quel passo in avanti che gli permetterà di realizzare il suo sogno. Ma ha anche aggiunto che la pressione, proprio per questo motivo, in questa stagione che inizierà, sarà ancor più forte. Anche perché il cognome che porta non è semplice da sopportare.
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