Cosa cambia per il bollo auto nel 2022? Previste esenzioni, ma sulle date di scadenza e pagamento si ritorna al passato.
Il bollo auto è sicuramente una delle tasse più odiate dagli automobilisti. Negli ultimi mesi si era vociferato di una possibile cancellazione ma tutto si è risolto con un nulla di fatto. Nel 2022 la tassa di proprietà di un veicolo, che va pagata al di là se si usufruisce di un veicolo, dovrà essere versata come sempre, ma con alcune novità in programma.
Cominciamo dall’annullamento delle cartelle esattoriali per il mancato pagamento del bollo auto relativo agli anni che vanno dal 2000 al 2010 con importi non superiori ai 5.000 euro. Questi debiti sono stati cancellati già a partire dallo scorso novembre in maniera automatica. Terminata l’emergenza Covid-19 (per modo di dire…) i vari governi non adotteranno più delle proroghe. Fino allo scorso anno le Regioni avevano disposto il rinvio del pagamento, ma dal 2022 non sarà più così: l’importo dovrà essere versato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza del bollo auto.
Bollo auto: esenzione e rischi per chi non paga
Prevista l’esenzione per alcune categorie di automobilisti italiani. A cominciare da chi usufruisce della Legge 104 ed ha comprato una vettura con le agevolazioni previste dal Codice, che non sarà tenuto a pagare il tributo versato alla Regione. Esenzione per i primi cinque anni a coloro che acquistano una vettura elettrica, esenti dal bollo auto anche chi possiede un’auto storica immatricolata almeno 30 anni fa.
Come fare per poter conseguire la patente B? Ecco tutte le indicazioni
Il bollo auto può essere pagato online da casa attraverso i servizi di home banking, oppure recandosi presso uno sportello ACI o in tabaccheria. Tra le varie modalità anche la domiciliazione bancaria con sconto del 15% (solo in alcune regioni), presso i punti vendita Sisal e Lottomatica, attraverso l’app IO, sul sito della Agenzia delle Entrate, presso gli sportelli ATM abilitati e le Agenzie di pratiche auto con il sistema PagoPa. Attraverso i portali dell’ACI e dell’Agenzia delle Entrate è inoltre possibile verificare se si risulta in regola con i pagamenti degli anni precedenti.
Chi non paga il bollo auto rischia di vedersi recapitare una cartella esattoriale con l’importo dovuto maggiorato di sanzioni ed interessi. Se si ignora anche questo sollecito si va incontro al fermo amministrativo con tutte le problematiche pratiche che questo comporta fino alla cancellazione d’ufficio del veicolo dagli archivi del Pra nella Regione di appartenenza.