La Mercedes gli aveva promesso un test-premio, ma anche a causa del Covid Grosjean è ancora in attesa. Il 2022 potrebbe essere l’anno giusto.
Dal rogo di Sakhir del 29 novembre 2020 Romain Grosjean è uscito con due buone notizie: la vita salva e un nuovo percorso automobilistico ad alto livello in IndyCar. In più, il boss della Stella Wolff, nei momenti appena successivi al fatto, gli promise la chance di saggiare la W10 del 2019, alias la monoposto che aveva dominato tra i costruttori e tra i piloti aveva fatto doppietta.
Purtroppo, però, finora, la pandemia si è messa di traverso e non è stato possibile finalizzare. Infatti la prova avrebbe dovuto avvenire lo scorso giugno in occasione del GP di Francia, ma le modifiche del calendario del Circus dovute appunto al Covid, reso impraticabile il programma essendoci una coincidenza con le corse statunitensi.
Grosjean shock sull’incidente del Bahrain: “Ero pronto a perdere un piede”
Il sogno è ancora vivo per Grosjean
Alla luce di una situazione ancora poco stabile e destinata probabilmente a regalare colpi di scena, la Mercedes non se l’è sentita di fissare una nuova data per l’esibizione che, ricordiamo, per il ginevrino rappresenterebbe il primo ritorno al volante di una F1 dopo l’incidente del Bahrain. Eppure lui continua a crederci, fiducioso che prima poi arriverà il suo turno.
“Dopo Abu Dhabi ho inviato un messaggio a Toto. Poi ho fatto passare qualche settimana e gli ho riscritto. Allora mi ha risposto iniziando con “grazie”, poi ha aggiunto “ti dobbiamo mettere sulla macchina quest’anno”. Purtroppo nel 2021 certi aspetti non hanno aiutato“, ha raccontato a Motorsport.com gli ultimi aggiornamenti di una vicenda che ha molto appassionato i fan del motorsport, desiderosi di vederlo al volante dell’auto più forte del gruppo dall’inizio dell’era ibrida.
Eppure la sorte potrebbe presentargli un altro ostacolo. Anzi glielo ha già presentato. Nel fine settimana del Castellet la IndyCar sarà in azione ad Iowa, motivo per cui il 35enne non potrà essere presente.
“So che a Stoccarda hanno il desiderio di fare questa dimostrazione e io stesso lo desidero sebbene so che soffrirò con il collo avendo perso parre della muscolatura in quel punto“, ha proseguito. “Potete chiede a Pato O’Ward com’è guidare una monoposto della massima serie (presente al rookie test di Yas Marina di dicembre aveva lamentato un forte stress fisico). In ogni caso la volontà c’è per entrambi anche se il mio obiettivo principale è vincere delle corse con Andretti“, ha chiosato determinato a mettersi in mostra negli USA.