Da sempre le monoposto di F1 sono considerate le vetture più veloci del mondo. Ecco allora qualche record stabilito e che ha sbalordito al “concorrenza”.
Le monoposto sono le vetture più veloci del mondo, capaci di far registrare numeri incredibili. E la F1 ovviamente è al top nelle classifiche. Le vetture turbo-ibride, seppur più pesanti rispetto a quelle di qualche decennio fa, riescono comunque a far registrare dei record assoluti.
Le monoposto sono sempre più veloci, e possono raggiungere più di 360 km/h. Non si tratta però di un record assoluto, visto che alla 500 Miglia di Indianapolis nel 2014 le vetture in prova hanno viaggiato alla media di 371 km/h. Addirittura nel 1996 Paul Tracy con una Penske in Michigan toccò i 413 km/h. Ma le vetture Indy sono costruite proprio per raggiungere certe velocità, esprimendosi sempre al massimo negli ovali super-veloci.
Per non parlare poi delle supercar stradali. Nel 2020 la Super Shelby Cars (Ssc) Tuatara, con motore V8 biturbo da 1.750 Cv, stabilì il record mondiale di velocità per auto di serie, con una velocità massima di 532,8 km/h.
Una monoposto moderna di F1 riesce a fermare il cronometro nello scatto da 0 a 100 km/h a 1,7 secondi. Merito dei quasi 1000 cavalli del motore 1.6 turbo montato sulle vetture. Che permette alle monoposto di raggiungere altri record, come quello di andare da 0 a 300 in 5,2 secondi. Molto meglio delle altre vetture, a partire dalla Formula E. Ad oggi infatti una monoposto elettrificata ci mette quasi tre secondi per raggiungere i 100 km/h, con punte di 225 km/h. La differenza sta tutta nel motore: 950 cv di media contro i 245 cv delle rivali. Che però tra due anni potrebbero avvicinarsi ai 320 km/h con la generazione 3 delle monoposto.
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Un primato, quello della velocità della F1, che spesso è entrato in conflitto con quello degli aerei. Una sfida quella tra monoposto e caccia che ha sempre affascinato l’uomo, fin dagli albori del Mondiale su quattro ruote. Già l’8 dicembre 1931 andò in scena la prima sfida tra l’Alfa Romeo 8C 2300 di Tazio Nuvolari e il biplano Caproni CA-100 di Vittorio Suster al Littorio di Roma, con le cronache che parlano del successo dell’aereo per pochi metri.
Negli anni 80 poi il bis con Gilles Villeneuve (l’aviatore per eccellenza), che con la sua Ferrari 126 CK senza ali mise alla frusta l’F-104 dell’Aeronautica Militare, facendo sua la sfida. L’ultima in ordine di tempo quella del 2003 tra la Rossa di Michael Schumacher e l’Eurofighter, con il Kaiser che perse 2-1 le sfide sulle varie distanze. Ma chissà cosa accadrebbe oggi con le nuove vetture.
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