Ripartono le frecciate a distanza tra Horner e Wolff. Questa volta è il capo della Red Bull ad attaccare il rivale.
Nel corso della stagione 2021 li abbiamo visti combattere con i guantoni manco fossero pugili, colpendo a parole l’avversario o con spiate poco eleganti alla FIA. Christian Horner e Toto Wolff non hanno certo il buon esempio nei mesi scorsi dimostrandosi più immaturi e infantili dei loro giovani piloti. Eppure, malgrado questa consapevolezza nessuno dei due accenna a smettere.
Per ciascuno di loro è impossibile resistere alla tentazione di attaccare l’altro. Quasi fosse uno sport, semplicemente un modo colorito per affermare sé stessi.
Le lamentele per le presunte irregolarità, a cui si sono sommate le bombe sganciate dopo il chiacchierato o poco chiaro finale del GP di Abu Dhabi, sono ancora vive nella mente di tutti. E ora con un titolo piloti in tasca grazie a Verstappen, il responsabile dell’equipe energetica ne ha approfittato per tirare fuori altre punzecchiature.
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Cosa pensa di Wolff il boss della Red Bull
Così, confrontando il presente con gli anni del dominio targato Sebastian Vettel, quando la squadra austriaca aveva la meglio su tutti, il manager britannico ha ricordato il carattere da gentleman di Stefano Domenicali, allora ai vertici della Ferrari.
“All’epoca il nostro principale competitor era Fernando Alonso con il Cavallino, ed ogni cosa era differente“, ha affermato sibillino al magazine Formule 1. “La competizione era più corretta. Mentre il campionato passato è stata intensa sia in pista, sia fuori. Toto si comporta diversamente. E’ un altro tipo di animale rispetto agli altri”.
Che si sia trasceso scadendo a tratti nel trash non vi è dubbio. E sebbene il marito di Ginger Spice giochi a fare il santarellino, neppure lui si è risparmiato in offese gratuite e da bullo in diretta tv.
“Personalmente non amo certi comportamenti, ma fa parte dello sport e non so neppure se sono bravo da questo punto di vista“, si è difeso autoassolvendosi da eventuali eccessi di tono. “Io so solo che amo i motori e ci sono cresciuto. Credo che ciò che si fa in corsa sia la componente più importante“, ha poi chiosato.