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Motomondiale

Ezpeleta a TMW: “Valentino Rossi importante, ma la MotoGP andrà avanti”

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Antonio Russo

Carmelo Ezpeleta, gran capo della Dorna che gestisce la MotoGP ha rilasciato una lunga intervista a noi di Tuttomotoriweb.

Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna Sports

La MotoGP negli ultimi 25 anni ha conosciuto un exploit incredibile in tutto il mondo. Certo tanti meriti vanno dati a Valentino Rossi, che con le sue imprese si è fatto amare ovunque, ma a chi va fatto un sonoro applauso è sicuramente la Dorna. La società spagnola, che dal 1992 gestisce la parte commerciale del Motomondiale, ha saputo negli anni confezionare un pacchetto eccellente.

Gare, foto e soprattutto social, non c’è un aspetto che Dorna non ha curato in maniera meticolosa in questi anni rendendo la MotoGP di fatto uno degli sport più conosciuti al mondo. A gestire questa macchina ormai ben oliata c’è da tempo Carmelo Ezpeleta, che si è concesso a noi di Tuttomotoriweb.it in una lunga intervista dove ha toccato vari temi.

Questo nuovo exploit del Covid la spaventa? Avete già studiato le contromisure per l’inizio del prossimo campionato?

No, stiamo come stavamo l’anno scorso alla fine della stagione. Ora per prima cosa ci sarà il test di Malesia, per il momento è tutto confermato e la situazione resta uguale all’anno scorso. Bisognerà fare il test PCR prima di entrare nel paddock, ci sarà il sistema di bolla con l’albergo e il circuito. Non posso dire al 100%, ma al 90% possiamo farlo in sicurezza.

Come sarà la MotoGP senza Valentino Rossi?

Starà bene, come lo è stata dopo Doohan e dopo Roberts. Sfortunatamente noi non possiamo controllare la durata di un pilota. Valentino Rossi è stato importantissimo nello sviluppo del motociclismo. Quello che ha fatto Valentino resterà per sempre. Noi però dobbiamo continuare, non ci possiamo fare niente e non è una preoccupazione che abbiamo.

Sicuramente abbiamo piloti di ogni nazione che possono prendere il comando di questa storia. Anche se magari meno lunga, questa storia che è accaduta con Valentino già è successa anche nel 1998 dopo Mick Doohan o prima quando sono spariti gli americani. Noi faremo come abbiamo fatto sempre: lavoreremo e guarderemo avanti. Valentino resta nel Motomondiale con i team che ha in Moto2 e MotoGP. Io penso che la gente a cui è piaciuto il motociclismo grazie alla presenza di Valentino continueranno ad essere felici con questi piloti. L’unica cosa che posso dire per Valentino e ringraziarlo per quello che ha fatto.

Nella creazione del personaggio Rossi ha più meriti Valentino o la Dorna?

Valentino è da solo un personaggio. Ha cominciato ad essere un personaggio già quando gareggiava in 125. Dopo la crescita di Dorna, che era normale visto che avevamo cominciato nel 1992, abbiamo imparato e cominciato a fare le cose sempre meglio. È stata una congiunzione di valori la crescita di Dorna con l’apparizione di Valentino e di tutti gli altri che sono stati insieme a lui.

Carmelo Ezpeleta e Valentino Rossi (GettyImages)

Crede che avremo un Marquez in lotta per il Mondiale in questo 2022?

Spero di si. Marquez vinceva sino al 2019, dopo nel 2020 è successo quello che è successo, anche nel 2021 dove comunque ha vinto alcune gare. Io penso che se si troverà bene fisicamente sicuramente sarà in grado di battagliare per il campionato.

Nel 2021 la Ducati, un po’ con tutti, ma in maniera particolare con Bagnaia ha fatto bene e sarà forte. Poi c’è Quartararo che ha vinto il campionato. Io sono sicuro che se Marquez sarà in buone condizioni farà parte della battaglia.

Torniamo indietro al 2015: cosa è successo in quelle ultime gare? Che idea si è fatto?

Quello fa parte della storia, già ne abbiamo parlato. Tutti i protagonisti di quel finale di stagione sanno quello che è successo e io anche. Non deciderò adesso di cambiare la mia opinione perché Valentino si è ritirato. Io dico lo stesso che ho sempre detto.

Marquez si è lamentato delle troppe gare e come lui anche altri: questo potrebbe mettere un freno alle mire espansionistiche della MotoGP? Ci sono già altri paesi che bussano alla vostra porta?

La MotoGP per prima cosa è uno sport. Seconda cosa: è uno sport che compete con altri sport e con le altre possibilità di intrattenimento. Con il calcio, la F1 e con gli altri sport. Noi abbiamo bisogno per prima cosa di andare in quei paesi dove si può, se ci fosse stata la possibilità avremmo fatto 26-27 gare, cosa che non faremo.

Abbiamo fatto un accordo con i team e con le case che dal 2022 al 2026 saranno massimo 22. Se si lamenta oppure no io non ho niente da dirgli. Quello è fisso perché c’è un contratto tra la MSMA, i team e noi di avere un massimo di 22 gare nel periodo dal 2022 al 2026.

Ci sono già altri paesi interessati. Per questo abbiamo annunciato la possibilità di far ruotare i Gran Premi della penisola iberica. Per questo 2022, visto che non arriviamo ancora a 22 gare resteranno i 5 GP. Nei prossimi anni poi, se arriviamo a 22 gare allora valuteremo l’opzione di ruotare quei GP.

Marc Marquez e Carmelo Ezpeleta (GettyImages)

C’è la possibilità in futuro di vedere l’ingresso di qualche nuovo costruttore in MotoGP?

No, quello è accordato anche contrattualmente. Ci sono 6 costruttori e non verranno aumentati. È un valore per questi che hanno il potere di partecipare. C’è gente interessata ad avere un team di MotoGP, ma dovranno mettersi eventualmente d’accordo con i team esistenti.

Pensa che in futuro la MotoE potrà staccarsi dal Motomondiale e gareggiare in maniera indipendente come avviene per la SBK?

No, la MotoE va insieme al Motomondiale e beneficia di quella copertura. Noi pensiamo che l’interesse per la MotoE sia molto più importante se questa è inserita nel programma del Motomondiale piuttosto che in maniera indipendente.

Avete preso in mano da qualche anno la SBK, pensa che potrà raggiungere il livello di notorietà della MotoGP in futuro?

Onestamente penso di no. Diversi campionati di Turismo nel mondo non raggiungono il livello della F1. La SBK sta crescendo sempre di più, è il miglior campionato del mondo delle moto derivate di serie. Non c’è una battaglia tra la SBK e la MotoGP, non c’è stata mai e ancor meno ora che è nelle stesse mani.

Chi sarà il nuovo Valentino Rossi per Carmelo Ezpeleta?

Non lo so. Non so se ci sarà un nuovo Valentino Rossi, può darsi che non ce ne sarà nessuno come Valentino. Non è una preoccupazione nostra di creare un Valentino Rossi. Lui si è creato da solo, è uscito da solo ed è andato via quando ha pensato che doveva smettere. Non è compito dell’organizzatore creare un Valentino Rossi. Noi dobbiamo cerare di fare un campionato più competitivo possibile. Il nostro compito non è creare delle star migliori di altri.

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