Lewis Hamilton è un pilastro della F1, ma c’è il serio rischio che decida di non continuare nel Circus. Ecco il parere di Zak Brown.
Il tema dell’inverno che separa la stagione di F1 2021 da quella del 2022 è legato a Lewis Hamilton. Il britannico, sette volte campione del mondo, è letteralmente sparito dai radar dopo la sconfitta mondiale patita per mano di Max Verstappen. In occasione del Gran Premio di Abu Dhabi, il pilota Mercedes è stato beffato dall’olandese all’ultimo giro, non riuscendo ad allungare su Michael Schumacher tra i più grandi di tutti i tempi.
Dopo anni in cui si è abituati a dominare, perdere un campionato in questo modo pesa come una mazzata. Nessuno, tuttavia, si sarebbe atteso una reazione del genere da colui che ha vinto più di tutti, arrivando a toccare quota 103 vittorie ed altrettante pole position. Nello sport si può vincere e si può perdere, e la reazione di Lewis non gli fa troppo onore.
Le circostanze in cui è maturata la vittoria di Super Max sono state molto concitate, a causa di una dubbi gestione del direttore di gara della F1, vale a dire Michael Masi. Guardando alla stagione, è evidente il fatto che Verstappen se lo sia meritato di più, sbagliando meno e guidando una vettura che nel complesso era inferiore. A dimostrazione di ciò c’è il fatto che la Mercedes ha comunque vinto il costruttori, con Valtteri Bottas che ha preceduto Sergio Perez per ben 36 punti.
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F1, Zak Brown parla dell’eventuale ritiro di Lewis Hamilton
Il tema del ritiro di Lewis Hamilton sta facendo molto discutere in F1. Perdere un personaggio simile sarebbe un grave danno per il Circus, ma lo sarebbe anche per lui stesso. Significherebbe rinunciare a molti soldi, ad un nuovo tentativo di battere il record di mondiali di Michael Schumacher ed alla vendetta contro Max Verstappen.
In uno sport come questo è comunque impossibile fare previsioni, come ci ha confermato Nico Rosberg al termine del 2016. Nessuno si sarebbe mai atteso l’annuncio del suo ritiro subito dopo aver conquistato il mondiale. Ralf Schumacher ha addirittura consigliato al team di Brackley di puntare su Sebastian Vettel come eventuale sostituto, mentre Zak Brown ha un’altra visione della vicenda.
Il CEO della McLaren ha parlato ad un meeting con i media avvenuto nella fabbrica di Woking, affermando: “Non sarei troppo sorpreso se decidesse di non proseguire in F1. Dunque, non dobbiamo essere eccessivamente sicuri del fatto che lo rivedremo in pista. Personalmente, credo che non si ritirerà, ma nulla va sottovalutato perché la sua frustrazione per quanto accaduto ad Abu Dhabi è reale“.
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“Credo che dentro di lui ci sia ancora un ardente desiderio di correre, e questo lo potrebbe spingere a tornare in macchina. Al momento non lo vedo ancora pronto per dire basta, questo sport è la sua vita ma, come ho già detto, non ne sono sicuro al 100%“. Brown ha lasciato aperta la questione, che non verrà chiarita prima di febbraio, quando Hamilton e Toto Wolff si incontreranno per discutere. Fino ad allora, le parole saranno fini a se stesse.