Dopo quanto vissuto nel 2021, con una serie di ricorsi tra Mercedes e Red Bull, la FIA avverte i team di F1: le ali saranno messe nel mirino.
Dopo una stagione 2021 segnato da grandi polemiche, sia in pista che fuori, la FIA corre ai ripari, almeno dal punto di vista tecnico. E comincia a muoversi in vista di un 2022 che, col cambio di regolamento, si prospetta molto faticoso.
FIA, no a nuovi casi ali flessibili in F1
La Federazione, per la stagione che verrà, ha messo subito i puntini sulle i. Vuole limitare il più possibile nei nuovi regolamenti delle scappatoie legali che possono essere sfruttate dalle squadre per trarne vantaggi. E tra le prime parti finite sotto la lente d’ingrandimento sono le ali, uno degli elementi che ha generato più polemiche nel campionato scorso.
Diverse le squadre coinvolte in maniera più o meno forte, da Ferrari a McLaren, passando soprattutto però per Red Bull e Mercedes. Sono state queste ultime due infatti ad avere più problemi con le ali flessibili, con continui scambi di accuse che hanno portato ad una serie di controlli minuziosi da parte della FIA, fino all’ultimo GP di Abu Dhabi.
In particolare è stata la squadra di Milton Keynes a sollevare dei dubbi sulla regolarità dell’ala montata sulla W12 di Hamilton in occasione delle qualifiche del GP del Brasile. Cosa che venne verificata e costò a Lewis la partenza dal fondo della griglia nella Sprint Race. All’epoca si parlò di un errore di montaggio che aveva comportato un’apertura maggiore del previsto del sistema DRS. Ma non finì lì. Infatti in Qatar arrivò l’ennesima accusa della Red Bull, secondo cui la Mercedes aveva un main plane dell’ala posteriore capace di abbassarsi sotto l’azione della downforce, garantendo alla vettura una sorta di mini-DRS con effetti immediati sulla velocità di punta.
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Tutto però finì di nuovo con un buco dell’acqua, ma ha acceso l’attenzione della Federazione su questo particolare. Per questo la FIA ha tirato fuori la lente d’ingrandimento anche per questo 2022 e Nikolas Tombazis, direttore tecnico della Federazione, ha affermato nei giorni scorsi di non vuole più problemi. Ma non solo. Ha minacciato i team di tenerli sott’occhio proprio su questi elementi.
“Non abbiamo trovato nulla era preoccupante nel 2021, ma tutto può essere migliorato, quindi stiamo pensando a come apportare alcuni miglioramenti per il 2022”. In teoria il cambio regolamentare ha apportato modifiche sostanziali alle ali anteriori e posteriori, con una layout più semplice e che dovrebbe essere meno decisivo rispetto agli scorsi anni. Ma si sa, ogni area può essere ora soggetta a vuoti normativi da sfruttare. E per questo la FIA ha subito lanciato un messaggio chiaro alle scuderie: niente trucchi. Ma c’è da scommettere che le ali saranno le prime cose che saranno nel mirino.