A Dazn Spagna, Quartararo è tornato sul Mondiale 2021 e sui momenti chiave della stagione. A partire dal GP che gli ha dato più consapevolezza.
Un titolo Mondiale arrivato dopo una stagione dominata ma che stava per sfuggirgli per la grande rimonta della Ducati e di Pecco Bagnaia. Ma Fabio Quartararo alla fine ha coronato il sogno di una vita. Ed è tornato a parlarne a ridosso della nuova stagione.
Il francese ha passato momenti belli ma anche molto delicati nella seppur sua giovane carriera. Bollato subito come nuovo giovane fenomeno, non ha entusiasmato in Moto3 e men che meno in Moto2, almeno all’inizio. La sua esperienza nella classe di mezzo ha rischiato seriamente di minarne le certezze, tanto che ha confessato qualche tempo fa anche di aver pensato di dire basta con le moto. Decisivo però anche l’intervento della famiglia nel dissuaderlo da questa idea malsana di allontanarsi dal Motomondiale.
Sta di fatto però che il passaggio in MotoGP è stato decisivo per ritornare a credere in se stesso. Le due annate nel team Petronas gli sono servite da scuola, poi il salto in Yamaha ufficiale lo scorso anno per dare l’assalto al titolo. E al posto non di uno qualsiasi, ma di Valentino Rossi. La pressione è certamente aumentata su di lui, ma non si è fatto “consumare”, anzi. A Dazn Spagna ha confessato di aver sentito inizialmente il peso di sostituire un monumento come il Dottore sulla M1 ufficiale, ma poi i primi risultati lo hanno definitivamente liberato da ogni dubbio.
Ma c’è stato un momento specifico della stagione in cui Quartararo ha capito che l’impresa di portare a casa il suo primo titolo Mondiale era possibile: “Quando ho vinto a Portimao, mi sono detto: questo è il mio anno“. Praticamente dopo poche gare dal via della stagione. E così in effetti è stato.
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Anche se, come detto, non è stata una passeggiata per il transalpino come poteva raccontare la prima parte di stagione, viste le difficoltà tecniche della Yamaha e l’ascesa della Ducati. A Misano il grande match point, che è riuscito a portare a casa. Decisiva la caduta davanti a lui di Bagnaia, l’unico che poteva ancora portargli via quel sogno iridato. Ed ‘ lì che ha realizzato di essere campione.
“Non sapevo nemmeno più come guidare“, ha confessato Quartararo, che dopo la bandiera a scacchi si è lasciato andare a un’esultanza sfrenata, condita da qualche giusta lacrima. E proprio lì, in casa del suo idolo Rossi e davanti ai suoi tifosi. E ha ammesso: “Più che i momenti belli, mi sono venuti in mente i peggiori che avevo vissuto e ho capito che ero campione del mondo”.
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