E’ successo nella prima PS del venerdì. Momenti di ansia al Rally di Montecarlo per lo spettacolare incidente occorso al francese Fourmaux.
E’ partito subito con il botto il mitico Monte, prova storicamente inaugurale del WRC. Come la F1 anche il rally ha deciso di intraprendere la strada dell’ibrido e proprio sulle strade alpine della Francia ha fatto il suo debutto la motorizzazione in teoria più amica dell’ambiente rispetto a quella in uso fino al 2021.
Malgrado l’assenza di neve sul fondo o importanti cambi di grip, gli errori non sono mancati. Uno su tutti quello di Adrien Fourmaux nel bel mezzo della PS 3 Roure – Beuil. Il francese, partito molto bene nelle due prove notturne del giovedì, che comprendevano anche il passaggio sull’amato Col du Turini, è stato protagonista di un clamoroso sbaglio di valutazione.
Quarto della classifica fino a quel momento, il 26enne si trovava nel bel mezzo del terzo passaggio, il primo della seconda giornata quando, giunto troppo veloce ad una curva e preso in pieno un muretto è stato sbalzato dall’altro lato della strada finendo in un dirupo.
I vari capottamenti hanno praticamente distrutto la sua Ford Puma, per la disperazione del patron M-Sport Malcolm Wilson, lasciando integra solo la cellula di sopravvivenza.
Resterà nella memoria di tutti i fan del controsterzo l’immagine dell’equipaggio, scosso ma in buone condizioni, seduto nel bosco in attesa dei soccorsi accanto alla portiera completamente divelta e sbalzata ben lontano dal punto in cui si è fermata la macchina.
Come facilmente immaginabile i transalpini non hanno potuto ripartire questo sabato. Troppo ingenti i danni rimediati nell’impatto al suolo.
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WRC: come sta Fourmaux, il messaggio social
Per tranquillizzare tutti il driver di Seclin ha pubblicato un post sulla sua pagina Twitter rimandando l’appuntamento per la Svezia.
“Sia io, sia il mio navigatore Alexandre Coria stiamo bene anche se siamo molto delusi avendo lavorato un anno al fianco della squadra per sviluppare l’auto, senza dimenticare le grandi attese per la corsa del mio cuore e la mia prima stagione completa“, le sue parole giustamente frustrate. “Il mio pensiero va soprattutto ai ragazzi che hanno fatto di tutto per darmi la miglior macchina possibile. Sono davvero dispiaciuto per il mio sbaglio, ma torneremo più forti“, ha infine chiosato.
Ricordiamo che a differenza di Hyundai e Toyota M-Sport è una realtà privata e dunque con risorse limitate.