La Haas si aspetta un deciso passo in avanti. E il team principal Steiner lo conferma, lanciando anche una stoccata ai team di vertice.
Un 2021 passato nei bassifondi della classifica, colpa anche di un progetto mai sviluppato per dedicare la propria totale attenzione al 2022, che potrebbe portare a una vera rivoluzione in griglia. La Haas ora punta in alto, anche se il primo obiettivo è quello di essere almeno a metà gruppo, facendo così un bello step in avanti.
A essere convinto di un futuro roseo per il team è il team principal Gunther Steiner, che non vede l’ora che la Haas, dopo due stagioni amare, torni a fare punti e a regalare emozioni. E lo ha detto in una intervista a RacingNews365. “Sarà un’era totalmente nuova, sia dal punto di vista tecnico che commerciale. Sarà la prima volta che il limite di budget avrà un impatto. Penso che in teoria non solo Haas, ma l’intero gruppo sarà più vicino in termini di prestazioni“.
Il team americano dunque guarda con deciso ottimismo al 2022: “Nel motorsport guardi sempre indietro alla tua ultima gara, che non è stata così buona per noi. Ma tre anni fa siamo finiti al quinto posto. Perché non possiamo tornare lì? Penso che i team più esperti sono più vicini di quanto non lo fossero nel 2018“.
Di sicuro le squadre di vertice avranno ancora un vantaggio, ma forse un’era è destinata a finire. E lo ammette lo stesso Steiner, che manda un messaggio chiaro a Mercedes & co.: “Dopo due o tre anni, tutti avranno l’opportunità di ottenere buoni risultati. Questo lo renderà molto più interessante. Si spera che, anche se la Mercedes preferisce non sentire questo, non ci saranno lunghi periodi di dominio da parte di una squadra. Penso che sia un vantaggio per questo sport”.
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Steiner però vede un vantaggio rispetto alle squadre più grandi: “Abbiamo sempre lavorato con questo budget. Non è una novità, in realtà lo abbiamo fatto fin dall’inizio. Quando siamo arrivati ottavi (2016 e 2017, ndr) non avevamo più di quello che abbiamo ora”.
Ma Steiner prova a tenere la guardia alta: “Anche le squadre che sono finite dietro di noi nel 2018 possono fare un passo avanti. D’altra parte, anche le squadre davanti a noi possono arretrare. Il campo diventerà più competitivo, lo so, ma siamo arrivati quinti e ottavi prima, così possiamo tornare in mezzo al gruppo. Dal punto di vista tecnico, penso che stiamo meglio in questo momento rispetto ad allora. Quindi penso decisamente che ci sia una possibilità”.
Un punto interrogativo però è il fatto che nessuno conosce il valore dell’altro: “Ecco perché non voglio ancora fare pronostici definitivi, perché non so cosa stanno facendo gli altri. Non farò pronostici per gli altri, perché sarebbe solo una scommessa”.
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