Mekies, direttore sportivo della Ferrari, dà delle indicazioni sullo sviluppo delle future monoposto di F1.
C’è grande attesa di vedere i valori in pista con il nuovo regolamento tecnico della Formula 1. Un assaggio lo avremo nei test pre-campionato a Montmelò e Sakhir, però poi saranno le gare a fornirci un quadro maggiormente chiaro.
Ci sono grandi aspettative per quanto riguarda la Ferrari, che ha lavorato con grande intensità in fabbrica per realizzare una monoposto che consenta a Charles Leclerc e Carlos Sainz di essere competitivi. Da Maranello sono trapelate indiscrezioni positive in questi mesi, però contano i fatti. La scuderia vuole tornare a stare davanti e spera di aver fatto quanto necessario per raggiungere l’obiettivo.
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In casa Ferrari si prevede che nel 2022 non ci saranno tanti sviluppi sulle nuove monoposto. Il direttore sportivo Laurent Mekies si è così espresso sul tema: “Vedremo meno sviluppi che nel 2018 e 2019. Sarà difficile avere un gran numero di upgrade – riporta Marca.com – con i limiti di spesa che esistono. È necessario mantenere alcuni punti da sviluppare, perché durante la stagione impareremo sempre di più e dobbiamo adattarci. Il numero di aggiornamenti dipenderà da ogni reparto”.
Il taglio del budget cap, quest’anno a 140 milioni di dollari, condiziona inevitabilmente il lavoro delle scuderie. Ci sono state grandi spese per realizzare la nuova macchina adattandola alle nuove regole tecniche. A Maranello ci sono stati notevoli investimenti sul motore per il progetto “SuperFast”, che dovrebbe riportare la Rossa ad essere più competitività in rettilineo.
Importante avere fin da subito una buona base per non doversi ritrovare a rincorrere e riadattare la monoposto. Mekies conclude: “Molto dipenderà dal livello di competitività degli altri. Se hai una battuta di arresto a inizio stagione, puoi spendere i soldi in due o tre aggiornamenti. Devi aggiustare la macchina in ogni modo possibile”.
A Maranello auspicano di aver fatto tutto per il meglio. Vogliono vivere una stagione da protagonisti in Formula 1, non da comparse. Il titolo piloti manca dal 2007 e quello costruttori dal 2008, per troppo tempo il Cavallino Rampante ha visto altri team festeggiare vittorie. Mattia Binotto e i suoi uomini credono fortemente nel progetto 2022 e si aspettano delle ottime risposte in pista. Il 23 febbraio scatta il test di Montmelò e sarà la prima occasione per valutare chi ha fatto meglio i compiti a casa in questi mesi.
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