Rientrata in F1 nel 2010, la Mercedes ha macinato record su record, togliendone diversi alla Ferrari. Ma c’è uno a cui si sta avvicinando pericolosamente.
La Mercedes sta continuando a fare la storia della F1. Nel 2021 è mancato sì il titolo piloti per la prima volta nell’era turbo-ibrida, ma ha mantenuto il titolo Costruttori. Si tratta dell’ottavo consecutivo, cosa mai riuscita a nessuno dal 1950, primo anno della nascita del campionato Mondiale. Ma i record sono fatti per essere battuti, e Mercedes ne cerca ancora altri.
Mercedes punta a un altro primato
Quattordici titoli iridati in otto anni, una delle strisce vincenti più lunghe della storia, iniziata nel 2014 dopo anni di duro lavoro a Stoccarda, con un gruppo che, passo dopo passo, è riuscito a creare qualcosa di unico. Se prima vinceva a mani basse grazie alla sua power unit, oggi la Mercedes è una squadra che sa rispondere a ogni difficoltà e lottare fino all’ultimo.
Da quando è tornata nel 2010 nel Mondiale di F1, ha inanellato una serie impressionante di risultati e record. Uno in particolare però interessa al team tedesco. E riguarda quello dei punti totali, che al momento vede la Ferrari davanti a tutti con 8712 punti. Alle sue spalle c’è proprio la Mercedes, che dopo i primi anni nel Circus e il ritorno alle corse nel decennio scorso, conta nel Mondiale appena 14 stagioni. Sono 6298,5 i punti accumulati finora, 2413,5 in meno rispetto alla Rossa di Maranello.
Il motivo di questa ascesa fulminea? Il sistema di punteggio, cambiato nel corso della storia della F1. Dal 1950 al 1959 venivano assegnati punti ai primi 5 classificati, secondo la sequenza 8-6-4-3-2, più un punto assegnato a chi avesse compiuto il giro più veloce in gara. Negli anni è cambiato sia il numero dei piloti premiati che il valore dei punti, fino ad arrivare nel 2010 a quello ancora in corso, con i primi dieci classificati che prendono da 25 a 1 punto (con un punto al pilota che fa registrare il giro più veloce in gara, purché arrivi tra i primi dieci classificati reintrodotto dal 2019).
La Ferrari, che ha trionfato fino al 2007 in maniera molto costante, ha subito invece un deciso calo da quando è stato introdotto il nuovo punteggio. E la contemporanea ascesa della Mercedes ha fatto il resto. I numeri parlano chiaro: la Ferrari è ancora la casa più vincente nella storia della F1, con 16 titoli costruttori, 15 piloti e 238 vittorie in 1030 gare disputate. La Mercedes in 249 gare disputate, ne ha vinte 124, ossia quasi il 50%. Dati impressionanti che potrebbero ancora migliorare.
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Gli altri record Ferrari che la Mercedes insegue
Ma a Stoccarda guardano anche a altri primati che la rivale di Maranello detiene. E sono tanti, visto che la Rossa è la scuderia che vanta più presenze nel Mondiale. A partire dalle pole position (231), con la Mercedes per ora “solo” a 135, oppure le stagioni consecutive con almeno una pole, che per la Ferrari sono 15 (dal 1994 al 2008), con la Mercedes per ora a 10 (2012-2021).
Per ora lontana anni luce la Rossa per giri veloci (254 a 94), mentre per quanto riguarda i titoli piloti la Ferrari è a quota 15 contro i 9 di Mercedes, mentre per i costruttori siamo per ora 16 a 8. Ma c’è una statistica che la Mercedes non potrà mai battere: quella dei GP disputati, visto che la Ferrari è la casa presente sin dal via della prima edizione del Mondiale. I 1030 GP finora corsi sono un numero che nessuno potrà mai eguagliare. Almeno fino a quando la Ferrari continuerà ala sua storia d’amore con la F1. Con buona pace di Mercedes & co.