Max Verstappen è all’inseguimento di un record che appartiene a Michael Schumacher. In questa classifica è assente Lewis Hamilton.
Il campione del mondo Max Verstappen è pronto per andare a caccia del bis. L’olandese volante ha portato a casa il primo titolo della sua vita, ma a questi livelli basta una scintilla per far accendere un fuoco che potrebbe ardere per anni. Quando un giovane talento riesce a far suo l’alloro iridato per la prima volta acquisisce moltissime sicurezze che prima non aveva, e per gli altri può diventare ancor più imprendibile.
In molti scommetterebbero su una Red Bull che produrrà un’arma letale nel 2022, e ci sono dei buoni motivi per crederlo. Il primo è il cambio di regolamento, che come quello del 2009 è basato sull’aerodinamica e non sui motori, come accadde nel 2014. Adrian Newey potrebbe essere andato in cerca della genialata, quella che tante volte ha trovato in passato.
Prima di Verstappen, sono stati tanti i campioni ad usufruire del talento tecnico del genio britannico. I primi furono Nigel Mansell ed Alain Prost, campioni del mondo sulle Williams del 1992 e del 1993, quelle dotate delle sospensioni attive, poi bandite nel 1994, anno della tragedia di Ayrton Senna. Anche Damon Hill e Jacques Villeneuve devono ringraziare Newey, così come Mika Hakkinen alla McLaren e Sebastian Vettel alla Red Bull.
Il nuovo capolavoro potrebbe arrivare in corrispondenza del ritorno dell’effetto suolo, e secondo alcune indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra, la nuova RB18 sarebbe addirittura più veloce della precedente nelle simulazioni. La voce ha fatto subito pensare, dal momento che queste monoposto, sulla carta, dovevano essere di circa 2-3 almeno più lente del 2021. Evidentemente, gli ingegneri hanno fatto un altro miracolo.
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Come ben sappiamo, Max Verstappen riporterà in F1 il #1 nel 2022. La scelta del figlio di Jos è stata fatta andando contro le ragioni di marketing, dal momento che il suo #33 era ormai diventato un’icona e che tutti i gadget portavano questo numero. L’ultima che l’1 era pparso in F1 era stato nel 2014, primo anno in cui venne data carta bianca ai piloti sulla scelta della cifra.
Sebastian Vettel decise comunque di tenere quel numero dopo aver vinto il titolo del 2013, mentre Lewis Hamilton non lo ha mai voluto, tenendo sempre il #44. Il tedesco è il secondo per gare disputate con il #1, avendone percorse ben 77 tra il Gran Premio d’Australia 2011 e quello di Abu Dhabi del 2014. L’ultima volta che questa cifra non è stata portata in pista da una Red Bull è stato nel 2010, con Jenson Button sulla McLaren.
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Il record assoluto di corse disputate con il #1 è di Michael Schumacher, ben 123. La prima fu il Gran Premio del Brasile 1995, mentre l’ultima risale a quello della Cina del 2005. La striscia più lunga iniziò in Australia, nel 2001, per terminare a Shangai quasi cinque stagioni più tardi. L’obiettivo di Verstappen è quello di andare a caccia di tale primato, anche se ci vorranno almeno sei stagioni, nel caso dovesse dominarle tutte.
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