In una intervista, l’ex team principal Ferrari ha provato a spiegare il perché della scelta di Valentino Rossi da parte della scuderia WRT.
Per il suo futuro a quattro ruote, Valentino Rossi ha deciso di sposare il progetto Audi. Una scelta che, secondo molti, è dovuta anche al clamoroso no della Ferrari. in particolare la stampa italiana ha evidenziato come il rifiuto sia stato addirittura del presidente John Elkann. Una scelta dunque obbligata per il Dottore, che però nella casa a quattro cerchi ha trovato sicuramente un progetto adatto alle sue corde.
Ma non c’è tempo di pensare a certe cose, per Valentino Rossi è tempo di voltare pagina poiché la nuova avventura nel GT World Challenge Europe, sia nella serie Sprint che Endurance, come portacolori della squadra belga WRT a bordo di una Audi R8 LMS GT3 Evo II vuole essere vincente. In pieno stile Rossi.
Valentino Rossi e Audi, il perché dell’affare secondo Fiorio
C’è da dire che l’interesse per il campione di Tavullia da parte di Audi è stato fin da subito molto concreto, tanto che alcuni test sono stati subito condotti a Valencia nel mese di dicembre per capire le potenzialità di Valentino Rossi e conoscere meglio anche il metodo di lavoro dell’ex pilota di F1. Tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i fan, in tanti si sono chiesti cosa abbia portato il team WRT, che detiene, tra l’altro, il titolo del GT World Challenge Europe, a scegliere proprio il Dottore, relativamente alle prime armi con queste vetture. E a dare una spiegazione a Mowmag è stato Cesare Fiorio, ex team principal Ferrari prima dell’era Todt.
Valentino Rossi “fatto fuori” dalla Ferrari? Ecco l’incredibile retroscena
E’ vero che con il team Kessel e con Ferrari ha ottenuto buoni risultati in qualche apparizione alla 12 Ore del Golfo, ma per scegliere un “rookie” come Valentino Rossi per un top-team ci devono essere motivazioni superiori. Ma per Fiorio l’accordo Audi-Valentino Rossi sa molto di trovata commerciale, sfruttando così lo sfizio di un pilota che, dopo la MotoGP, non ne vuole sapere di uscire dalle piste e cerca di divertirsi con la sua altra passione, le quattro ruote.
In particolare per Fiorio la scelta di dire addio al Motomondiale da parte del campione di Tavullia è dovuta alla mancata competitività, mentre in un campionato come quello GT può semplicemente divertirsi, senza puntare necessariamente alla vittoria o vivere questo nuovo capitolo della sua storia con pressioni di vario genere. Ma sottolinea come Valentino Rossi sia soprattutto per il marketing “una risorsa molto valida e, quasi sicuramente, porterà con sé un sacco di sponsor e di fan“. E il team WRT ne ha approfittato subito, capendo benissimo cosa può portare un personaggio così famoso.
“Se adesso ha trovato qualcuno in grado di dargli una vettura capace di farlo divertire lui si divertirà, con la speranza che vada tutto bene”, ha concluso Fiorio. Vedremo se sarà veramente uno sfizio per Valentino Rossi o meno. Conoscendo la sua voglia di mettersi in gioco, sembra davvero difficile. Ma il 1° aprile, data del suo esordio a Imola nel GT World Challenge Europe, lo scopriremo.