Andrea Dovizioso parla alla vigilia di una stagione cruciale per il suo futuro: l’obiettivo è prendere una strada diversa da Valentino Rossi.
Andrea Dovizioso arriva alla vigilia della stagione 2022 con alcuni dubbi. Il primo riguarda la sua capacità ad adattarsi ad una moto sostanzialmente differente rispetto alla Ducati Desmosedici GP che ha guidato per otto stagioni consecutive. Il secondo concerne il potenziale della M1, che esordirà nel test di Sepang con un nuovo motore e altre modifiche importanti. Il terzo ha a che fare con il suo destino contrattuale: tutto dipenderà dai risultati.
Il 35enne forlivese, tre volte vicecampione del mondo, si ritrova nella medesima situazione di Valentino Rossi nel 2020. Sa che potrebbe essere la sua ultima stagione in classe regina, ma sarà la pista a dare la sentenza finale. L’obiettivo è sicuramente fare meglio rispetto al Dottore nel suo ultimo campionato in carriera. “L’obiettivo è essere più veloci di lui. Quando sei così indietro, e questo lo ha detto lo stesso Valentino, non ti diverti. In MotoGP ci si diverte solo se si è davanti, non è bello stare dietro”.
Dovizioso al bivio professionale
A Sepang ci sarà il primo test verità. Il 5-6 febbraio proverà la nuova moto del 2022, capirà il potenziale e poi dovrà adattarsi con il suo stile di guida in tempi rapidi. Bisognerà arrivare a Losail con una sintonia quasi perfetta, l’inizio del Mondiale è fondamentale per chi deve delineare il proprio futuro. “Adesso non so quanto possa essere competitiva la Yamaha, nei test capiremo meglio. Fondamentalmente io voglio divertirmi, e succede solo quando riesci a spremere la moto, poi i risultati vengono dopo”.
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Da qui si deciderà anche il destino di Andrea Dovizioso che potrebbe appendere anche il casco al chiodo: “Vivrò questa stagione come se fosse l’ultima perché non so cosa accadrà. Tutto dipenderà dai risultati. Se saranno buoni non ci saranno problemi, altrimenti… ma sono comunque tranquillo, il mio approccio non cambierà. Per ora non voglio pensare al contratto per il prossimo anno”. Stare al passo con i migliori non sarà facile, il livello della Top Class si è innalzato vertiginosamente negli ultimi anni, i giovani piloti sembrano avere una marcia in più e l’esperienza non sempre è una carta a favore.
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Il segreto sarà anche nel comprendere al meglio la gestione delle gomme Michelin con cui ha riscontrato molti problemi nell’ultima annata con la Ducati. “Nelle ultime gare dello scorso anno sono migliorato, ma non mi sentivo completamente a mio agio, nelle ultime due gare ho modificato il mio modo di frenare rispetto alla Ducati e questo mi ha aiutato. Ma ancora non guido la Yamaha naturalmente – ha concluso Dovizioso -, non sarà facile ma posso riuscirci”.