I fatti accaduti nel finale di 2021 fanno ancora discutere. In particolar modo l’uso della safety car. Spuntano dunque delle proposte interessanti.
La F1 si interroga su cosa cambierà nel 2022 con l’introduzione dei nuovi regolamenti, che hanno portato a un disegno totalmente diverso delle monoposto. L’attenzione ora è tutta sulle possibili zone grigie che le squadre potrebbe sfruttare per ottenere qualche vantaggio in pista. Ma si ragiona anche su altri regolamenti, quelli sportivi. E su certe dinamiche che lo scorso anno hanno portato a diverse polemiche, anche piuttosto accese. Vedi in particolar modo l’uso alquanto discrezionale delle safety car nei finali di gara.
Due in particolar modo gli episodi che nel corso della stagione passata hanno fatto discutere: quello del GP di Azerbaigian e ovviamente il finale di Abu Dhabi. Nel primo, un incidente poco prima della fine della gara che ha coinvolto Max Verstappen ha reso necessario l’ingresso della safety car. In circostanze normali, questo Gran Premio sarebbe finito in regime di bandiere gialle, poichè non c’era abbastanza tempo per ripulire la pista dai rottami della Red Bull dell’olandese.
La direzione gara aveva inizialmente decretato che i piloti dovessero passare per la pit lane in modo che la Red Bull potesse essere recuperata senza problemi, poi però Michael Masi decise per la bandiera rossa. Uno scenario completamente diverso da quello andato in scena, per una situazione totalmente simile, ad Abu Dhabi. In quel caso l’auto di Nicholas Latifi fu rimossa in pista con safety car, nonostante il pericolo di detriti. Tutto per far ripartire la gara per un giro.
Safety car secondo i team
C’è da dire che l’uso della bandiera rossa è giustificato solo se l’incolumità dei piloti e dei commissari di pista è messa in pericolo. A Baku non era però così, ma la decisione fu quella di fermare la gara. A dare una lettura sul possibile utilizzo dal 2022 della safety car è stato un giornalista esperto di F1 come Michael Schmidt, secondo cui da tempo c’è un tacito accordo tra i team, la FIA e la dirigenza della F1, per chiudere le gare se possibile con il semaforo verde e di limitare l’uso prolungato in pista della safety car.
In particolare il giornalista tira in ballo le recenti parole del capo della McLaren Zak Brown, che ha ammesso come le squadre abbiano esortato la direzione gara ad evitare a tutti i costi di finire una gara dietro la safety car per una questione di spettacolo. Dunque quanto accaduto ad Abu Dhabi va in questo senso. La verità però è che il particolare andamento di quel GP, vista anche la posta in palio, ha scatenato numerose polemiche, con la Mercedes che ha chiesto l’avvio di un’indagine da parte della FIA su quanto accaduto. E i risultati saranno svelati solo tra qualche giorno.
Secondo Shmidt però, tutto rientra nella normalità, o per meglio dire è successo quanto auspicato dai commissari di gara, ossia una maggiore autorità del direttore di gara nello scegliere la soluzione migliore in questi frangenti. “Sull’uso nelle fasi finali della safety car devono esserci regole specifiche a cui tutti i soggetti coinvolti devono adattarsi“, ha detto il giornalista. Che non ha risparmiato una stoccata a Mercedes: “Dal momento che non puoi cambiare quello che è successo, è meglio investire il tempo nella ricerca di soluzioni in modo che non ci siano più controversie in casi simili in futuro”.
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Le soluzioni di Michael Schmidt
La soluzione sembra essere logica. La Formula 1 dovrebbe far sì che le gare si concludano, ove possibile, con i semafori verdi. E la proposta in particolare è una: se nell’ultimo 10% della gara succede qualcosa che porta all’ingresso della safety car, la gara viene automaticamente interrotta e ripresa dopo i lavori di pulizia della pista. Se succede qualcosa negli ultimi due giri, allora devi solo accettare che il Gran Premio finisca sotto regime di bandiere gialle.
Ma non è tutto. altro tema di discussione è stato quello delle auto doppiate che si ritrovano in mezzo alle altre in fase di ripresa della corsa, come successo in parte ad Abu Dhabi. In quel caso Masi, per far riprendere velocemente la gara, permise di sdoppiarsi solo alle vetture tra Hamilton e Verstappen. Cosa questa che ha scatenato l’ira della Mercedes. La proposta deve essere solo una, per Schmidt: chiunque venga doppiato deve semplicemente schierarsi alla fine del gruppo.