L’ex pilota di F1 Coulthard parla del caso Hamilton e soprattutto del suo lungo silenzio partito dal GP di Abu Dhabi del 12 dicembre scorso.
Perché Lewis Hamilton è sparito dalle piattaforme sociali? Perché non si è più fatto vedere o sentire? Queste sono le domande che stanno animando l’inverno, come sempre scevro di notizie, del Circus. In tanti hanno ipotizzato che il torto subito a Yas Marina lo abbia talmente amareggiato da avergli fatto passare l’amore per le corse. O ancora, che il richiamo delle passerelle, piuttosto che della musica o del cinema, si sia fatto talmente forte da farlo allontanare dalle piste.
Per qualcuno però, il continuare a tirare in ballo Abu Dhabi e soprattutto il presunto furto subito dal #44, con la FIA volontariamente intenzionata a regalare il titolo a Max Verstappen , è soltanto lesivo e non vero per la persona del campione britannico.
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Uno di questi è David Coulthard, convinto che il 37enne si sia stancato di sentirsi dare del truffato e per questo abbia deciso di far perdere le proprie tracce.
Dunque, lo scozzese è certo che l’asso di Stevenage non solo sarà al via della prossima campagna di F1, ma che farà di tutto per dominare e portarsi a casa l’ottavo sigillo iridato diventando così il più vincente della storia della disciplina.
Non solo. I dubbi sulla volontà di Ham di resterà nella massima classe del motorsport e con la Mercedes sarebbe già stati dissipati dodici mesi fa quando non solo arrivò il rinnovo contrattuale, ma addirittura la firma di un biennale. “Quanto avvenuto negli Emirati non cambierà nulla. Certo che gli avrebbe fatto piacere vincere e come qualsiasi altra persona in circostanze simili ne ha sofferto, ma ritengo che il vero shock lo abbia subito il boss della Stella Toto Wolff, così come il resto della scuderia e gli stessi tifosi“, ha snocciolato al The Telegraph.
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E in effetti chi più è apparso agitato davanti alle telecamere e ai media è stato proprio il dirigente austriaco. Ma sarà davvero così?