Bottas commenta come ha vissuto la convivenza con Hamilton in Mercedes e cita anche Rosberg, ritiratosi a sorpresa nel 2016.
Valtteri Bottas avrebbe tanto voluto sconfiggere Lewis Hamilton nel corso della sua esperienza in Mercedes, ma non ci è mai riuscito. Gli è arrivato davanti solo in alcune qualifiche e in certe gare, però alla fine in classifica c’era sempre l’inglese davanti. E con distacco.
Vero che il team di Brackley lo ha un po’ trattato da seconda guida, però lui non è mai riuscito a cambiare il suo status. È stato un ottimo scudiero, bravo ad aiutare il compagno di squadra quando necessario e a portare punti per il mondiale costruttori. Legittimo che in Mercedes abbiano scelto di puntare su un giovane ambizioso come George Russell per il prossimo biennio.
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Mercedes F1, Bottas comprende la scelta Rosberg
Bottas in un’intervista concessa al podcast del giornalista finlandese Oskari Saari ha parlato del suo arrivo in Mercedes e cita Nico Rosberg, suo predecessore che ebbe non pochi problemi con Hamilton: “Ricordo che Nico e Lewis si sono scontrati molto duramente tra loro ed è diventata una cosa anche un po’ politica. Quando sono arrivato in Mercedes mi sono chiesto perché Nico si fosse fermato così all’improvviso, ma ora posso capirlo. Per esperienza posso dire che non è facile. Se ti senti col coltello alla gola, non è semplice avere la mente lucida”.
Il pilota finlandese, che nel 2022 sarà in griglia con l’Alfa Romeo, ha compreso la decisione di Rosberg. Pur non avendo praticamente mai avuto screzi con Hamilton, è consapevole che non sia semplice essere compagno di squadra di un campione con il quale lotti per vincere. Possono nascere delle tensioni che portano a situazioni non facili da gestire. L’accumulo di stress può anche spingerti a dire basta, come avvenuto con Nico che ha colto l’occasione di essere diventato campione del mondo per ritirarsi.
Valtteri ha qualche rimpianto per non aver fatto qualche risultato migliore in Mercedes, però ammette che sarebbe stato lo stesso complicato battere Hamilton: “Forse avrei potuto vincere qualche gara in più, ma non credo che avrei vinto il campionato. I primi anni mi infastidiva non poterlo sconfiggere, comunque abbiamo avuto un buon rapporto e ora considero Lewis un amico”.
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L’approccio di Russell sarà sicuramente diverso da quello di Bottas. È più determinato e ambizioso, vuole imporsi come miglior pilota della Formula 1 e cercherà di sfruttare al massimo la grande chance che la Mercedes gli offre dopo gli anni passati in Williams a soffrire nelle retrovie. Il talento non gli manca, però non sempre è sufficiente.