Nel 1898 nacque in Francia la prestigiosa guida Michelin per favorire la diffusione dei viaggi in auto. Oggi è una istituzione a livello mondiale.
La guida Michelin è diventata una bibbia per gli automobilisti di tutto il mondo. Tutto nacque da una idea di due fratelli francesi, André ed Edouard Michelin, fondatori della omonima società di pneumatici. L’automobile rappresentava un lusso per pochi e in tutta la Francia giravano meno di 3000 vetture. L’industria automobilista era agli albori e le persone avevano bisogno di motivazioni extra per investire gran parte dei loro risparmi nell’acquisto di una macchina.
André ed Edouard Michelin furono promotori di una iniziativa che rivoluzionò l’approccio dell’individuo al mezzo di trasporto a quattro ruote. I fratelli associarono ai viaggi la miglior esperienza culinaria possibile per chi si trovasse a girare il loro Paese d’origine. I due crearono un piccolo volume con mappe, stazioni di servizio e una lista di luoghi in cui mangiare e trascorrere anche la notte. Nacque la guida Michelin, gratuita per quasi due decenni, finché un episodio non sconvolse André e lo portò a cambiare rotta. In un negozio di gomme trovò la sua invenzione geniale fare da supporto per un banco da lavoro del gommista. Nel 1920 la guida Michelin fu proposta al pubblico a 7 franchi.
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La diffusione dell’auto e l’interesse per la gastronomia portarono i fratelli ad un’altra idea geniale. Per valutare, attentamente, la selezione dei vari ristoranti, fu ingaggiata una equipe di ispettori che, in modo anonimo, iniziò a visitare e recensire i luoghi. Dal 1926 furono assegnate le prime stelle e, successivamente, fu ideato il criterio attuale con tre stelle come valutazione massima. L’azienda non solo divenne una delle più importanti al mondo nel settore tyres, ma incassò cifre milionarie dalla vendita della guida Michelin, essendo diventata un best seller.
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Nel 1957 il volume elencava già le location immancabili dell’Italia. Negli anni si è iniziati ad indentificare i ristoranti presenti nell’opuscolo con quelli più cari al mondo. Ciò che si paga in alcune location è l’esclusività, la fama dello chef e la ricercatezza dei dettagli. In un mondo sempre più selettivo e per pochi fortunati, il “D’O” di Davide Oldani propone un menù con numerose portate a 90 euro a persona. Una cifra di tutto rispetto, ma si tratta comunque di un due stelle. Ma c’è un altro ristorante che è veramente per tutte le tasche.
Ad Eboli, infatti, è possibile mangiare al “Il Papavero” dello chef Fabio Pesticcio con soli 30 euro (premiato con una stella). Un menù degustazione che comprende tre portate più il dolce. Nel ristorante, nel comune della provincia di Salerno in Campania, è previsto anche un menù degustazione a 40 euro, composto da cinque portate di terra o di mare più il dessert. Si tratta della offerta gastronomica italiana più economica firmata dalla Guida Michelin.
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