Jeroen Bleekemolen, esperto driver olandese, ha accusato Lewis Hamilton di aver alzato il livello di pressione su Masi per costringerlo a lasciare la F1.
Peter Bayer, segretario generale della FIA, ha ammesso che Michael Masi potrebbe essere a breve sostituito perché ricoprirebbe troppi ruoli contemporaneamente. Il direttore di gara australiano è subentrato a Charlie Whiting, prematuramente scomparso il 14 marzo 2019. Masi si è assunto una responsabilità importante, pur non avendo un grandissimo bagaglio esperienziale alle sue spalle.
Dopo aver lavorato a livello nazionale come vice direttore della Australian Supercars e come direttore generale del Rally d’Australia, nel 2018 Masi fu nominato vicedirettore di gara della Formula 1, Formula 2 e della Formula 3. L’anno dopo sostituì Whiting e sebbene anche l’esperto direttore di gara inglese non sia stato esente da colpe in carriera, Michael Masi si è reso protagonista di errori grossolani che hanno avuto un peso oggettivo nella lotta al titolo.
Il punto più basso della gestione confusionaria del direttore di gara australiano è arrivato nell’appuntamento conclusivo di Abu Dhabi. Il delicato confronto finale tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha vissuto un epilogo hollywoodiano con un sfida all’ultima tornata del GP, che ha visto soccombere il sette volte campione del mondo della Mercedes.
Cos’è l’effetto suolo? La rivoluzione della F1 guarda al passato
I più grandi errori di Masi
Dopo la farsa di Spa-Francorchamps dove i piloti hanno percorso pochi chilometri e hanno ottenuto un punteggio dimezzato, Masi è andato in confusione totale nelle ultime due corse della stagione. L’atmosfera bollente del duello tra l’olandese della Red Bull Racing e l’inglese della Mercedes ha reso tutto più complicato da gestire per il direttore di gara. In Arabia Saudita, in occasione della sfida di Jeddah, ha destato clamore l’offerta proposta a Verstappen in occasione della ripartenza dalla griglia, dopo l’esposizione della bandiera rossa.
Le bandiere rosse hanno rappresentato un trend costante per tutta la stagione 2021, ma nel momento topico di Abu Dhabi, Masi ha deciso di far entrare la Safety Car per rimuovere la Williams di Latifi. Il driver canadese ha riaperto una contesa iridata che sembrava chiusa, finendo per sbattere contro le barriere a pochi giri dalla fine del mondiale. Nonostante il mancato sdoppiaggio di tutte le auto sotto regime di SC, Masi ha deciso di dare il via libera ai piloti per l’ultima decisiva tornata che ha visto Verstappen vincere con un sorpasso decisivo in Curva 5. La beffa ha portato Lewis a dichiarare, via radio, che l’esito finale sia stato manipolato.
F1, l’ex pilota ne è certo: ritiro Hamilton una catastrofe per la FIA
L’accusa a Lewis Hamilton
Dopo essersi, sportivamente, congratulato con l’olandese, Hamilton ha deciso di chiudersi in un silenzio tombale. Sono trascorsi quasi due mesi dall’appuntamento di Abu Dhabi, e la posizione di Masi è sempre più in bilico. Come riportato dal Daily Mail, il pilota olandese Jeroen Bleekemolen ha accusato Hamilton di abusare del suo potere per mettere fine alla carriera di Masi.
“Hamilton sta cercando di aumentare la pressione sulla FIA ed è potente. Penso che voglia portare alcune persone fuori da lì, come il direttore di gara Michael Masi“, ha tuonato Bleekemolen. Lewis Hamilton è sicuramente un personaggio molto influente nel circus, ma se Masi sarà rimosso dal suo incarico dipenderà, principalmente, dai sue decisioni discutibili che hanno minato la credibilità della categoria regina del Motorsport.