La Mercedes poteva assicurarsi Verstappen, ma la Red Bull l’ha beffata: il racconto di Marko.
Max Verstappen ha realizzato il sogno che coltivava fin da bambino: vincere il titolo in Formula 1. Figlio di un padre che in quel campionato ci ha corso, ma ottenendo solo due podi, desiderava diventare il numero 1. Ci è riuscito.
Il successo conquistato, al netto delle polemiche, è qualcosa dal peso enorme. Infatti, ha interrotto il dominio di Lewis Hamilton con la Mercedes. In Red Bull hanno lavorato sodo per tornare a conquistare il Mondiale di F1 a distanza di tanto tempo dall’ultimo vinto con Sebastian Vettel nel 2013. Missione compiuta.
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Red Bull F1, Marko racconta: Verstappen poteva firmare con Mercedes
Verstappen immagina tutta la sua carriera in Red Bull, se avrà la possibilità di essere costantemente competitivo. Il legame tra lui e il team è molto forte. Il contratto attuale scade nel 2023 e si parla di un possibile rinnovo entro i prossimi mesi.
Le voci che circolavano fino a pochi anni fa su un eventuale trasferimento futuro in Mercedes hanno perso di consistenza. Oggi i rapporti sono così pessimi che è impensabile che una simile operazione possa concretizzarsi. Servirà del tempo affinché le relazioni tra le parti diventino più serene.
Intanto sul libro “Formula Max”, pubblicato nei Paesi Bassi e scritto dai giornalisti dell’edizione locale di Motorsport.com, Helmut Marko ha confermato che c’era stata la reale possibilità che la Mercedes si assicurasse Verstappen quando era ancora minorenne.
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Il super consulente della Red Bull ha così raccontato i fatti: “Sapevamo che l’entourage di Max stava parlando anche con Mercedes. Ma con loro non sarebbe arrivato in Formula 1 così velocemente. Il mio piano era semplice, firmare il contratto e dargli subito una F1. Ciò ci ha consentito di strapparlo alla Mercedes”.
Il fatto di proporre a Verstappen un rapido approdo in Formula 1 ha fatto la differenza nella trattativa. Il pilota olandese debuttò nel campionato quando non aveva neppure 18 anni. Fu una scelta molto coraggiosa e rischiosa, però in Red Bull hanno avuto ragione nel fare questo tipo di operazione.
La Mercedes è più prudente con i giovani, non poteva dare garanzie a Max. La scuderia di Brackley aveva Hamilton e Rosberg quando il figlio d’arte firmò il contratto proposto da Marko. Al massimo avrebbe potuto “parcheggiarlo” in un team amico per testarlo in previsione di un’eventuale futura promozione. Un processo già successo con George Russell, rimasto tre anni in Williams.
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Verstappen si è sentito di accettare l’offerta della Red Bull, perché gli permetteva di realizzare subito il suo sogno. Il resto della storia lo conosciamo.