Aleix Espargarò scettico sul nuovo dispositivo ideato dalla Ducati e chiede un intervento in Direzione Gara per discutere di sicurezza.
Aleix Espargarò si ritiene soddisfatto dopo il primo test con Aprilia sul circuito di Sepang. La RS-GP è migliorata sotto molti aspetti, dall’aerodinamica alla ciclistica, anche se il motore pecca ancora in termini di potenza sui rettilinei. Anche in questa area la Casa di Noale ha fatto un ulteriore step, ma il pilota catalano chiede una migliore erogazione in accelerazione ai suoi uomini. Nel 2022 il team veneto potrà contare ancora sulle concessioni per proseguire il lavoro sul motore V4.
Ancora una volta i costruttori stanno focalizzando l’attenzione sul pacchetto aerodinamico, dal momento che in pochi mesi non si possono compiere grandi miracoli solo apportando modifiche al motore. Ducati lo sa bene e per questo il grande stratega Gigi Dall’Igna ha apportato una ulteriore modifica al dispositivo holeshot, che consente di abbassare sia l’anteriore che il posteriore in uscita di curva. Il sistema meccanico è stato già copiato da tutti gli avversari, ma stavolta i tecnici emiliani hanno apportato un’ulteriore evoluzione che farà discutere.
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Aleix Espargarò si è già detto contrario a questo nuovo dispositivo. A suo dire potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei piloti che azionandolo sono soggetti a distrazioni. “Non mi piacciono questi dispositivi perché la nostra attenzione va oltre la guida. Non voglio dire che sono pericolosi ma dovremmo parlarne in Direzione Gara – ha detto il maggiore dei fratelli di Granollers -, perché mentre guidiamo non possiamo fare troppe cose. In questi giorni la Ducati ha testato un dispositivo di abbassamento sull’anteriore, se ce l’hanno tutti dovremmo metterlo anche noi”.
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La Casa di Noale è pronta a copiare l’idea della Ducati anche stavolta, pur apportando una modifica personale al dispositivo. “Aprilia funziona molto bene con questo tipo di dispositivo, non siamo stati i primi a svilupparlo ma siamo sicuramente tra i migliori”. Già qualche anno fa Aleix Espargarò aveva chiesto di non applicare certi dispositivi, ma con il passare degli anni è divenuto sempre più di uso comune, fino a diventare un elemento imprescindibile in una classe come la MotoGP dove ogni minimo dettaglio può fare la differenza e aiutare a guadagnare qualche decimo prezioso. “Ho già provato tre diversi sistemi e Maverick ne ha un altro”.
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