Alla sua seconda stagione in Ferrari Sainz respinge l’idea di fare da spalla a Leclerc e sul chiacchierato GP di Abu Dhabi prende le difese di Hamilton.
Alimentazione sana, palestra e tante ore al simulatore. Questo è stato l’inverno di Carlos Sainz finora. Una cura maniacale del proprio corpo alla luce di una sola e semplice certezza. Quella che il 2022 rappresenterà un’occasione unica per farsi largo sulla griglia e artigliare il maggior numero di vittorie possibile.
Come ripetuto spesso, le modifiche regolamentari sono state guardate dal gruppo come una chance per partire alla pari ed azzerare i divari, di rimando anche in casa Ferrari il pensiero è stato lo stesso.
Ed è proprio dopo aver osservato in fabbrica e nelle prove virtuali la maggior reattività e solidità della F1-75 rispetto alla SF21, che il madrileno non ha celato le proprie ambizioni. Aiutato da un clima coeso e rilassato, il figlio d’arte ha messo subito i puntini sulle i.
Il suo campionato non sarà affatto da seconda guida, bensì da pilota che punta al successo. “Chi capisce di questo sport o ha lavorato con me, sa che non sono affatto un outsider“, ha dichiarato al Corriere della Sera. “Quando Mattia Binotto mi ha chiamato sapeva che avrei potuto fare un buon lavoro. A chi pensa che il mio livello non sia altissimo non presto attenzione perché non conosce la F1“, la stoccata nuda e cruda agli scettici, a chi lo continua a reputare un buon mestierante, ma nulla di più.
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Se inizialmente le opportunità di battere Leclerc erano poche, ora il 28enne può godere di un po’ di esperienza in più al volante della Rossa e altresì di più certezze.
“In cuor mio anche l’anno scorso credevo di poter fare meglio di Charles, ma bisogna essere realisti. Corridori del suo calibro non hanno punti deboli e per poterseli mettere alle spalle occorre lavorare su ogni dettaglio“, ha rivelato riprendendo un mantra pronunciato dai vari Alonso e Vettel senza trovare compimento.
“Il mio obiettivo è rinnovare il contratto per poter vincere il mondiale con questi colori“, le sue parole. E giusto per rendere ancora di più evidente il concetto il #55, chiamato ad individuare un nome su cui scommettere per la nuova stagione, ha replicato laconico “Sainz“.
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Infine, riavvolgendo il nastro fino allo scorso dicembre ad Abu Dhabi, pur riconoscendo la velocità e il coraggio di Verstappen, Carlitos si è schierato dalla parte di Hamilton. “La sua sportività mi ha colpito. Perdere all’ultimo giro in quel modo è dura, ma è riuscito a mantenere un certo aplomb malgrado fosse in difficoltà“, ha concluso.