Mercedes e Red Bull hanno dominato le ultime stagioni di F1, sia dal punto di vista sportivo che politico. Ecco cosa sta accadendo.
Il mondiale di F1 targato 2022 è ormai alle porte e le squadre stanno presentando le loro contendenti per la nuova stagioni. In questo periodo dell’anno c’è grande attesa da parte degli appassionati, impazienti di poter seguire la nascita delle nuove vetture che vedono la luce per la prima volta.
Vista la grande rivoluzione regolamentare, i tifosi sono ancor più curiosi di scoprire le forme delle monoposto ad effetto suolo, ma quanto accaduto nelle ultime giornate ha lasciato l’amaro in bocca. La Red Bull ha svelato la RB18 lo scorso 9 febbraio, presentando, tuttavia, solo la livrea griffata dal nuovo sponsor Oracle.
L’auto è semplicemente una showcar, che non differisce troppo dal modello presentato dalla FIA lo scorso luglio. La vera monoposto la vedremo soltanto a Barcellona, mentre l’Aston Martin ha mostrato qualche soluzione più interessante. La nuova F1 prodotta a Silverstone è dotata di pance di forma quadrata, con delle vistose prese d’aria accanto al cofano motore, riprendendo il concetto della Renault R25 del 2005 che vinse il titolo con Fernando Alonso.
La prima a svelarsi è stata la Haas il 4 febbraio, vettura che ha portato alla luce delle pance molto strette frutto del duro lavoro di Simone Resta. La prossima ad andare in scena sarà la McLaren, mentre occorrerrà attendere il 17 febbraio per vedere la nuova Ferrari. Il giorno dopo sarà il turno della Mercedes, ma a San Valentino potremo gustarci la presentazione dell’AlphaTauri di Pierre Gasly e Yuki Tsunoda.
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La F1 è caratterizzata da battaglie sportive e politiche, ed i boss Toto Wolff e Christian Horner non hanno usato mezze parole nel 2021. Tra i due c’è stata una rivalità serratissima, alla pari di quella vista in pista tra Lewis Hamilton e Max Verstappen. Nelle ultime settimane, tra le parti sembra essere tornato il sereno, ma l’equilibrio potrebbe nuovamente venir meno nei prossimi mesi.
Un fatto a dir poco curioso si è verificato in queste ultime giornate: il sito “Autosport.com” ha svolto un’asta di beneficienza nel contesto degli Autosport Awards, che ha messo in palio anche la possibilità di vincere un tour nella fabbrica della Mercedes a Brackley. Tra coloro che hanno presentato un’offerta è apparso un nome curioso, quello di Chrisrian Horner.
La somiglianza di questo nome con quello del team principal della Red Bull F1 è stata sin da subito evidente a tutti, e non si è trattato di un errore di battitura ma di un fatto ancor più curioso. Dopo qualche ora, è stato accertato che le offerte sono state presentate proprio da Horner in persona, che grazie ad alcuni rilanci si è assicurato la visita all’interno della factory della Stella a tre punte.
Scherzando, Horner aveva dichiarato di voler portare assieme a lui qualche ingegnere della sua squadra nella giornata della visita. Stando ad un punto del regolamento della suddetta asta, dalla visita sarebbero esclusi tutti coloro che lavorano nel campo del Circus, specialmente coloro che sono membri di altre squadre.
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Dunque, Horner non potrà recarsi a Brackley per far visita alla factory della Mercedes, quella che ha prodotto delle monoposto leggendarie ed imbattibili per sette lunghi anni, prima che Verstappen ponesse fine alla dittatura di Hamilton. C’era da aspettarsi che Toto Wolff avrebbe sfruttato qualsiasi possibilità pur di impedire al rivale di ficcare il naso nella sua sede, ma sarebbe stato divertente assistere alla visita dell’austriaco.
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