Dopo la firma fino al 2025 con McLaren, Norris ha ammesso di essere stato contattato da altri team, senza fare i nomi. Ma gli indizi ci sono tutti.
E’ uno dei talenti più cristallini della F1. Un altro britannico che punta a sostituire nel cuore dei sudditi della Regina Elisabetta una leggenda come Lewis Hamilton. Parliamo di Lando Norris, che con George Russell rappresenta il futuro inglese sulle monoposto. la McLaren ha puntato forte su di lui e nei giorni scorsi è arrivata la tanto attesa firma sul rinnovo, con il pilota che rimarrà con il team fino al 2025. Anche se, a dirla tutta, Norris aveva su di sè gli occhi di mezzo paddock. Ma nessuno sembra essersi fatto seriamente avanti. Forse.
Infatti è stato lo stesso Lando, dopo aver apposto la firma sul nuovo contratto, ad ammettere che altri team di Formula 1 erano interessati a lui e che ha avuto dei brevi colloqui prima di firmare un altro mega accordo con la McLaren.
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C’è da dire che le attenzioni il ragazzo se l’è ampiamente meritate per quanto fatto in queste poche stagioni in F1. Nel 2019, anno del debutto con la McLaren, ha centrato due sesti posti, il primo già in Bahrein alla seconda gara, per poi chiudere all’11° posto nella generale. Da quel momento in poi la crescita è stata costante, sua e del team: nono nel 2020 con un terzo posto al debutto in Austria, sesto in classifica lo scorso anno con 4 podi e un secondo posto nella magica doppietta McLaren a Monza, ma soprattutto la sensazione di aver fatto il salto di qualità se non definitivo ma poco ci manca.
Però l’attenzione avuta da altre scuderie per uno come Norris fa sicuramente piacere: “Ci sono state alcune piccole conversazioni, qua e là – ha confessato a RacingNews365 – Ma è così, non sono andate troppo lontano. Non appena si è presentata l’opportunità, sono andato da Andres (Seidl, team principal della McLaren, ndr) e abbiamo avuto una conversazione sul futuro e così siamo arrivati alla firma”.
“Sono state discusse piccole cose con un certo numero di altre squadre, ma niente è andato troppo oltre“, ha aggiunto, senza però fare riferimento a squadre in particolare. Bocche cucite, anche se ha poi detto che è facile capire chi si è fatto avanti. In effetti lo scorso anno le possibilità erano diverse. E un paio almeno erano di livello. A partire dalla Mercedes, che tra l’altro fornisce i motori alla McLaren. E a quanto pare prima di confermare la promozione di Russell, un approccio può esserci stato. In particolare già dopo Imola, gara che ha visto l’incidente dell’inglese della Williams con Valtteri Bottas.
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E poi c’era sicuramente la Red Bull, che ha trovato (anzi ritrovato) un Sergio Perez all’altezza solo da metà stagione in poi ma che ha pensato molto al ruolo di seconda guida da affiancare nel 2022 a Max Verstappen. E sappiamo anche della stima di Chistian Horner nei confronti di Norris. Sta di fatto però che la porta non si è mai realmente aperta per l’inglese, che alla fine ha anche detto: “Il fatto è che se avessi avuto questa opportunità, avrei comunque scelto di rimanere alla McLaren. Questa è la cosa buona. Il fatto che io abbia scelto di dedicarmi completamente alla McLaren manda un messaggio chiaro. È qui che voglio essere e dove voglio raggiungere podi, vittorie e campionati”.
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